Piquet: «Noi siamo una macchina perfetta» di Cristiano Chiavegato

Piquet: «Noi siamo una macchina perfetta» Piquet: «Noi siamo una macchina perfetta» «Il mio segreto? Concentrazione assoluta e fiducia massima nel team Brabham. In prova e in corsa faccio corpo unico con la vettura» - A Las Vegas nessuno farà rifornimento a metà gara - Ligier, deluso, progetta il ritiro? DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE RIO DE JANEIRO — Archiviato il Gran Premio del Brasile con la vittoria di Nelson Piquet e l'esclusione dalla classifica di Keke Rosberg (il quale spera ancora nell'appello presentato dalla Williams per recuperare 1 punti perduti), le squadre di F.l sono rimaste all'autodromo di Jacarepagua per preparare le macchine per la prossima corsa a Long Beach, domenica 27 marzo. .L'opinione generale le Indicazioni emersi gara d'apertura del campionato mondiale, è che 11 pilota brasiliano abbia disputato una prova maiuscola al di là di ogni considerazione sui problemi dei rifornimenti volanti. Piquet ha dimostrato ancora una volta un'Intelligenza notevole Insieme alle ormai comprovate capacità di, guida. Viene da chiedersi quali siano i segreti di questo ragazzo che in passato, quando era quasi agli esordi, aveva contribuito, con le sue prestazione, a convincere Niki Lau donare là^.l per ile anni. Quali sono le doti del brasiliano? Quali energie psichiche e fisiche gli permettono di rimanere al vertice In un ambiente cosi tormentato e difficile? E' lo stesso Nelson a fornire una risposta. «7o — dice — penso di avere una grande capacità di concentrazione. Nel giorni delle prove e della gara riesco a non pensare a nulla, a estraniarmi completamente da tutto. In pratica /accio corpo unico con la macchina, divento una parte'di essa. Questo è possibile anche perché ho una grande fiducia-nella mia squadra e nel progettista Gordon Murray. E' un tecnico fantastico, ha costruito una vettura completamente nuova, non l'abbiamo mai provata e siamo riusciti a vincere subito». — Molti altri piloti sono contrari al rifornimento di carburante in corsa. Temono che possa provocare gravi incidenti. Non hai paura? «Se si partisse con il timore di un incidente in gara, sarebbe già tutto finito all'inizio. Ho già detto, si tratta di una questione di fiducia. Credo che la Brabham mi metta sempre nelle condizioni di non rischiare oltre ti limite. Il nostro sistema per le fermate al box è stato collaudato molte volte e non ha mai dato problemi. Prima avevamo del guai con l motori e per questo l'esperimento era fallito. Ora l'ostacolo è stato superato e tutto va bene. Credo di poter puntare al titolo mondiale, anche se ovviamente è presto per fare delle precisioni future». La Brabham, comunque, ha già fatto sapere che quasi sicuramente 11 rifornimento a metà Gran Premio non sarà effettuato a Long Beach perché la pista è troppo corta e lo spazio al box limitato per una manovra veloce. Nessuna squadra tenterà l'espediente sul circuto cittadino americano. Tuttavia altre scuderie si preparano per adeguarsi Di progetti e congetture per il futuro del resto, se ne fanno tanti. Positivi e negativi. Guy Ligier, deluso dal guasti che hanno bloccato le sue due macchine a Rio, ha fatto sapere di non credere più nella squadra. Il costruttore francese ha ipotizzato la possibilità di un ritiro definitivo dalle corse durante la stagione. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Gordon Murray, Guy Ligier, Keke Rosberg, Ligier, Nelson Piquet, Piquet

Luoghi citati: Brasile, Las Vegas, Rio