Burton annuncia «Attacchi continui» di Gian Paolo Ormezzano

Burton annuncia «Attacchi continui» Burton annuncia «Attacchi continui» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ASTI — 8ul fatto che la squadra Inglese di calcio chiamata Aston Villa si sia sistemata proprio all'hotel Hasta, ex Villa Hasta, di Asti. Achille Campanile potrebbe scrivere un atto unico, Totò fare un film, Ionesco lanciare una serie di commedie, un inglese creare addirittura una breve battuta. Noi semplicemente prendiamo atto, e diciamo che ambiente più inglese. In Piemonte almeno, la squadra di Birmingham non poteva trovare: la pace campestre della calcisticamente ormai celebre Valle Benedetta, il freddo, persino la neve ormai primaverile. La neve è piaciuta molto a Tony Barton, allenatore degli inglesi: "Clima nostro, molto bene. Però spero che i teloni riparino il terreno a sufficienza: il fango nel calcio è una brutta cosa. Comunque questa situazione ambientale fa dire che noi giocheremo, sì, per vincere due a zero e passare il turno, ma che anche un due a uno andrebbe benissimo: si passerebbe al tempi supplementari, e con questo clima verremmo fuori noi, più forti atleticamente: Barton ha un naso da campione ciclista, una parlata da attore serio di gag comiche, comunque emette frasi Interessanti. «La Juventus è la più forte squadra europea da noi affrontata, però a livello di valori individuali. Come complesso, lasciatemi ancora preferire l'Anderlecht, o la Dinamo Kiev. Non so se giocherà Rossi, non mi interessa, anche se Rossi è stato il nostro killer, con quel gol a Birmingham. Neanche mi devo preoccupare di bloccare Platini: il calcio è gioco di squadra. La Juventus ha vinto benone tutte le sue ultime partite, ma è assurdo scoprirla perché vince, lo sapevamo anche quando giocava male, la Juventus è grande in assoluto. E poi: -Signori, cosa volete ancora da me?-. La formazione. -Difficile, la decido poche ore prima del match. Ragioni più tecniche che fisiche, nella mia scelta. Entra Evans, era squalificato all'andata, sostituisce Blair, forse potrei mettere Jones ter¬ zino, al posto di Williams, che ha preso in campionato una botta ad un braccio. Potrei essere costretto a rimpiazzare McNaught, leggero stiramento, con Bremner o con Williams. Potrei mettere in attacco Walters (diciotto anni, negro, fantasioso, tosto: n.d.r.). al posto di Morley o anche con Morley. Un attacco molto d'attacco, con Walters, Shaw, White, Cowans, Morley, non è impossibile, però non sin dall'inizio. Mentre fuori dell'hotel ne* vicava neve e dentro l'hotel pioveva barbera, ha preso forma etica, estetica 11 plano di Barton: -Attacco a oltranza, se si segna un gol all'inizio. E per segnare un gol all'inizio, fiducia in Dio-. Barton ha anche detto: -Se battiamo la Juventus, vinciamo noi la Coppa dei Campioni, è matematico. Non ci sono altre avversarie alla nostra altezza. Non è vero che Torino è l'ultima nostra occasione dell'anno, possiamo ancora entrare in zona Uefa: però è una si>olta-. Prima della svolta di Torino, Barton e i suoi hanno anche svoltato verso l'ospedale civile di Birmingham, per visitare i quattro tifosi Inglesi accoltellati (fuori pericolo, adesso) da italiani pazzi residenti in Inghilterra, la sera del match di andata. L'ultimo Barton: vero che a Birmingham i suoi giocatori sono arrivati allo stadio appena mezz'ora, venti minuti prima del match con la Juve? -Macché, un'ora prima. Venti minuti prima erano già vestiti per giocare. Comunque fra professionisti questi sono discorsi assurdi, ci si concentra in un minuto,,. B resto è folklore, colore. La vicenda della Coppa dei Campioni, offerta del presidente dell'Astori Villa, Ellis. faccia da «brasseur d'affaires», però onesto, a negozi banche, eccetera, di Birmingham, cinquecento sterline al giorno, manco una richiesta e la diffida dell'Uefa. Barzellette, storielle vere del duecento che stanno arrivando da Birmingham in treno, via Bruxelles-Parigi-Montecarlo, con soste, dieci sterline In tasca. Gian Paolo Ormezzano