Obraszov: salta Don Giovanni A Torino palco troppo stretto di Renato Rizzo

Obraszov: salta Don Giovanni A Torino palco troppo stretto «Prima» rinviata a stasera con altro spettacolo del burattinaio Obraszov: salta Don Giovanni A Torino palco troppo stretto TORINO — La rassegna è intitolata «Il gioco del fili» e si propone un viaggio in sei rappresentazioni, da marzo a maggio, lungo 11 mondo fantastico delle marionette, le loro tradizioni, il loro linguaggio, la loro evoluzione. Ma, forse, almeno per quanto riguarda l'esordio, sarebbe stato più calzante scomodare Pirandello è parlare di «Oloco delle parti»: spettacolo fuori scena come battesimo d'uno spettacolo In palcoscenico che è stato rinviato, per i torinesi, a forse mai. «Gioco delle parti» è l'Intreccio di polemiche e garbate, reciproche accuse che ha presieduto alla cancellazione del «Don Giovanni '83» realizzato dal più grande buratti¬ naio vivente, Serghiej Obraszov, e dalla sua compagnia, in programma ieri sera al Colosseo con la collaborazione dell'Unione Musicale. Questo, in sintesi, 11 copione della disputa. Michele Torassa, Unione Musicale: «Vista l'indisponibilità del Nuovo, bloccato iter adeguamenti alle norme di sicurezza, lo spettacolo era stato destinato appunto al Colosseo, unico teatro torinese libero in questa data. In una lettera dell'associazione teatrale Emilia Romagna, che cura la tournée di Obraszov in Italia, ci erano state comunicate le misure del palcoscenico che avrebbe dovuto ospitare la rappresentazione: 8 metri di largheeea, 6 di profondità, 5di altezza». Tutto bene sino a quando, da Caserta, dove la compagnia lavorava, non è giunta, qualche giorno fa, una telefonata d'allarme: *Contrordine: le misure indispensabili perii "Don Giovanni '83"sono cambiate: 12 metri di largheeea, 9 di profondità, 8 di alteeea». Qualche ora di panico per i responsabili dell'Unione culturale: «Poi — spiega ancora Torassa — la direzione del Colosseo ci ha tranguillieeatl spiegando che non c'era nessun problema in quanto il loro palcoscenico (14 metri di largheeea, 9 di profondità e 8,50 di altezza) era in grado di consentire l'allestimento scenografico». Errore. Ieri mattina quando i tecnici di Obraszov sono arrivati si sono trovati di fronte ad un palco più piccolo del previsto. Niente da fare: i macchinari non ci stavano, le scene neppure. Passera, direttore del teatro: 'Evidente, il nostro palco è, si, largo 14 metri, ma al fondo si restringe. Bastava che all'Unione Musicale guardassero la piantina consegnata all'organieeatore torinese o che, almeno, venissero in teatro a controllare di persona. Da parte nostra, nessuna colpa». Coda al tutto, una sconcertante questione di casse lasciate all'addiaccio: infatti parte del materiale della compagnia («Un bilico e mezzo») arrivato l'altra sera, è rimasto in un cortile del teatro, che non ha magazzini, «sotto la pioggia che ha bagnato forse irreparàbilmente — secondo l'Unione Musicale — reoistrotorie attrezzature elettriche». Risultato: 11 «Don Giovanni '83» ha dovuto chinare 11 capo a questa quasi banale vicenda di metratura e incomprensioni. Frustrato il tentativo di salvare la serata con un recital di Obraszov («La pente s'aspetto le marionette, non me» ha detto l'artista ricordando, forse, 11 «tonfo», avvenuto in Belgio anni fa, d'un suo spettacolo-rattoppo), i torinesi potranno vedere oggi alle 21 (abbonati sere pari) e domani (abbonati sere dispari) una rappresentazione del «Concerto straordinario» dello stesso Obraszov: parodia feroce di un «music hall» dove sfilano le caricature di artisti mediocri e boriosi in una passerella fitta di burattini-uomini e uomini-burattini. Renato Rizzo

Persone citate: Giovanni A, Michele Torassa, Passera, Pirandello, Torassa, Unione Musicale

Luoghi citati: Belgio, Caserta, Emilia Romagna, Italia, Torino