Pordenone e il Friuli ora sperano in Mazza «O salva la Zanussi o è il crack per tutti»
Pordenone e il Friuli ora sperano in Mazza «0 salva la Zanussi oèil crack per tutti» Il presidente ha un compito difficile: il gruppo ha difficoltà finanziarie e di gestione Pordenone e il Friuli ora sperano in Mazza «0 salva la Zanussi oèil crack per tutti» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PORDENOriE — .La Zanussi è importante per il Friuli quanto la Fiat per il Piemonte. Non possiamo lasciarla andare alla deriva. Bisogna agire, e subito, facendo intervenire il governo centrale e quello regionale, perché nella crisi di questo gruppo ci sono precise responsabilità del potere politico». Non è un banchiere e neppure un manager 11 nostro interlocutore che accusa il governo di complicità per 11 dramma della Zanussi, la seconda azienda privata italiana dopo la Fiat, in preda a una grave crisi finanziaria e industriale. Si tratta di un uomo politico, Tommaso Boer, segretario provinciale della de di Pordenone a presentare una diagnosi spesso impietosa. «Oli 800 miliardi di debiti della Zanussi sono il frutto, in buona parte, delle lentezze burocratiche del governo, che non ha preso in tempo decisioni sulla tv a colori favorendo cosi la penetrazione delle Case straniere. Poi si è perso altro tempo con il plano dell'elettronica civile. .Nel dicembre del 1981 ero a Roma — prosegue Boer — e chiesi all'allora ministro dell'Industria Marcora a che punto fosse il piano dell'elettronica che tanto stava a cuore alla Zanussi. Il ministro mi disse: "Tra dieci giorni è tutto a posto. Di' a quelli lassù, al Nord di stare tranquilli"». Og gi, marzo 1983,11 piano f unzlo na soltanto sulla carta e la Zanussi perde 30 miliardi l'anno dopo averne investiti 200 indebitandosi al 20 per cento. Anche le acquisizioni effettuate dal gruppo di Pordenone dal 1976 In poi non hanno sempre seguito un corretto criterio di diversificazione. La Ducati di Bologna, la Ibi-Mei di Rovigo, la «Smalterie Venete- di Bassano furono rilevate dietro pressioni dei politici locali, come ricordano alla Zanussi. «Per Za Ducati si mosse perfino Zangheri, il sindaco pel di Bologna, per l'Ibi Mei Bisaglia, lo stesso per le Smalterie di Bussano: Anche sul piano locale non s^o.ttaniwte^eJfìté^renze: Pordenonese in crisi ohe nulla avevano da spartire con 1 suoi obiettivi industriali. «J7 presidente Mazza ha inseguito per troppo tempo la ricerca del dialogo coi sindacati. Ha voluto la pace sociale — ricor da Francesco De Carli, assessore all'Industria per la Regione Friuli-Venezia Giulia —, cosi la Zanussi]sl'è sobbarcata una fabbrica di mobili, la Meson's, le Cartiere Galvani, l'impresa di costruzioni Farsura, la Fotomec: tutte sulla strada del fallimento. Una dispersione di miliardi e di energie manageriali». »E' stata una iniziativa lodevole — commenta Luciano Fabbrio, della locale Firn — che ha consentito il mantenimento della pace sociale in quest'area fortemente industrializzata. A Milano, Torino, Genova, in questi anni si sparava al dirigenti, si commettevano attentati in fabbrica: qui da noi tutto è filato liscio». L'effetto delle interferenze politiche, e degli interventi di salvataggio unito al rialzo del dollaro, che ha penalizzato 1 prestiti contratti dalla Zanussi all'estero, al rialzo del tassi di interesse e alla crisi del mercato degli elettrodomestici, tradizionale punto di forza della Zanussi, è stato impressionante per 1 conti aziendali: 800 miliardi di debiti bancari alla fine del 1982 più 450 miliardi di debiti di esercizio, con oneri passivi pari a quasi 200 miliardi di perdite nel 1982. dopo 150 del 198L A Pordenone si sono accorti in pochi del dramma che si sta svolgendo alla Zanussi. »La città non se ne rende conto — commenta Ferruccio Nilla, responsabile del psl per 1 problemi economici della Regione —perché da tempo tutti hanno dato a Mazza la delega per le questioni locali: i sindacati, l politici, l'Associazione industriali; così tutti pensano che Mazza ce la farà anche questa volta». Oggi, dunque, banchieri, politici, sindacati e lavoratori guardano fiduciosi a Mazza e alle sue Iniziative per far uscire la Zanussi dal vie. ■ n cui si è cacciata. Gianfranco Modolo Lamberto Mazza
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