Sequestro De André: pm chiede pene ridotte per i tre «pentiti»

Sequestro De André: pm chiede pene ridotte per 8 tre «pentiti» Il processo a Tempio Pausania prosegue con le arringhe Sequestro De André: pm chiede pene ridotte per 8 tre «pentiti» Una decina d'anni di carcere per chi ha collaborato, oltre venti per gli «irriducibili» - Cinque anni per l'intermediario - Il 23 marzo la Corte in camera di consiglio TEMPIO PAUSANIA — Condanne per complessivi 204 anni di reclusione sono state chieste dal pubblico ministero Salvatore Pigozzi per 112 Imputati del sequestro di Fabrizio De André e Dori Ghezzl. Pigozzi, benché afflitto da un attacco influenzale, ha parlato per circa quattro ore, ha chiesto condanne miti per chi ha collaborato nella ricostruzione della vicenda s nel l'individuazione di tutti i responsabili. E' stato duro nei confronti degli imputati «irriducibili», per 1 quali ha sollecitato condanne esemplari. Una riduzione della pena ha proposto per chi ha confessato anche senza collaborare e per un latitante che si è costituito. Ventisei anni sono stati chiesti per gli «irriducibili Salvatore Vargiu allevatore di Pattada (Sassari), Oraziano Porcu, bidello, Giovanni Mangia. Orune (Nuoro). Ventitré, in considerazione del fatto che si sono costituiti al giudice istruttore. Luigi Lombardini, per i pastori Martino Moreddu e Carmelo Mangia (fratello di Giovanni) entrambi di Orune. Dlciotto anni ciascuno sono stati chiesti per il basista, Pepplno Pala, autotrasportatore, e per 11 cassiere della banda, Pltrino Gher?, di Berchidda (Sassari). Per l'autotrasportatore e per Ghera (cognato dell'ex assessore ai lavori pubblici di Orune, Salvatore Marras, imputato pentito) è stato sottolineato il significato della confessione, anche se essi non hanno contribuito all'individuazione degli altri componenti » della banda. Il dottor Pigozzi ha chiesto un trattamento di favore per i tre imputati • il veterinario di Radìcofani Marco Cesari, l'ex assessore comunale Salvatore Marras e Pietro Delogu, di Pattada, macellaio — che hanno collaborato contri- 1 buendo a fare luce sull'eplso- ! dio. i «Il pentimento e. la collabo¬ ratone devano essere tenuti in debita considerazione- ha detto il pubblico ministero chiedendo la condanna a 10 anni per Marras, a 11 per Cesarie a 12 per Delogu. Quanto agli imputati minori, per il rappresentante della pubblica accusa devono essere condannati Salvatore Cherchi, di San Teodoro (Nuoro), commerciante, a 6 anni di reclusione per il riciclaggio di denaro «sporco», e Giulio Carta, di Orune, commerciante, emissario della famiglia De André, a 5 anni di reclusione per truffa (per essersi impossessato di 50 milio¬ ni del riscatto). Il processo prosegue con le arringhe degli avvocati del collegio di difesa. Il tribunale, presieduto dal dottor Mario Gabella, con a latere 1 giudici Felice Manna e Gianni Francolini, si ritirerà, in camera di consiglio per la sentenza mercoledì mattina 23 marzo. I due cantanti furono sequestrati il 27 agosto 1979 nella loro fattoria «L'Agnata» (l'angolino) vicino a Tempio Pausania, e furono liberati dopo una prigionia di quattro mesi e il pagamento (da parte del padre del cantante, professor Giuseppe De André), di un riscatto di 550 milioni. Proprio grazie a parte delle banconote versate per la liberazione del due cantanti gli inquirenti riuscirono a rico-, strulre l'organigramma della banda. In una banca di Radicofani, infatti, fu arrestato 11 veterinario Marco Cesari mentre versava denaro «sporco». Le rivelazioni del professionista portarono all'incriminazione di dodici persone, due delle quali. Salvatore Marras e Pietro Delogu, ammisero la loro partecipazione al rapimento del cantautore genovese e della sua compagna.