Liedholm ride e rilancia Prohaska

liedholm ride e rilancia Prohaska liedholm ride e rilancia Prohaska Il clan giallorosso ostenta tranquillità e sicurezza - Lieve infortunio al portiere Tancredi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PISA — Seimila ri/osi della Roma, guidati dal sindaco Ugo Vetere, marceranno oggi su Pisa per conoscere dal vivo la risposta alla domanda che tutta l'Italia del pallone si pone: la squadra di Liedholm è proprio in declino oppure la sconfitta contro la Juventus è stata solo una tappa sfortunata? Nel ritiro di Tirrenia, dove la Roma ha atteso in apparente allegria l'ora della verità, nessuno mostra di avere dubbi. La parola crisi suscita solo risate, più che mai i giallorossi si dicono certi dello scudetto: •Non ho trovato difficoltà a ridare fiducia all'ambiente — ha spiegato Liedholm — perché non ce n'era bisogno. I ragazzi erano convinti, e giustamente, di aver giocato una buona partita con la Juven tus. Si sono sentiti defraudati di qualcosa e il fatto è positi vo, perché si è subito trasformato in carica agonistica». Liedholm ha ragione, a parole i giallorossi della Roma promettono di spaccare in due il mondo, ma resta da vedere e da verificare sul campo quanto la sconfitta di domenica abbia lasciato di storto nella psicologia umiliata dei protagonisti. «Ho detto loro di cancellare di mente gli ultimi sette minuti col bianconeri. Ho detto loro di pensare solo ai tre punti di vantaggio. Credo mi abbiano ascoltato. Del resto sono sicuro di una cosa: dovessimo partire alla pari, noi e i bianconeri, arriveremmo in fondo alla pari. E poiché siamo tre punti sopra...». E' curioso come Liedholm, fino a ieri cauto nelle dichiarazioni, abbia improvvisamente cambiato tattica. Prima ammoniva la squadra dai facili entusiasmi, ora non esita a porre lui stessi l traguardi: evidentemente la Roma, in questa fase, ha bisogno di stimoli sempre diversi. E anche di formazioni diverse, se è vero che Liedholm, come pare sia vero, intende ritornare all'antico. Nappi e Valigi dovrebbero lasciare la loro maglia a Maldera e Prohaska, mentre per il posto di Prugno, infortunato, si è aperta la caccia. La soluzione più probabile è la conferma di Righetti libero e di Di Bartolomei a centrocampo. Un'altra prevede l'uUlizzazione di Chierico e il sacrificio di Righetti. Liedholm, come sempre, ha detto tutto e il contrario di tutto lasciando alle battute il compito di sfuggire alle domande. «Scopigno ha affermato che domenica, cambiando, ho commesso un errore per colpa della ve& chiaia? Beh, lui parla cosi non per colpa degli anni, ma per via del primi caldi. Prohaska si è arrabbiato per l'esclusione di domenica? Lo vedo mol to più caricato.». Liedholm Invece ha fatto sul serio in mattinata, nei tiri in porta a Tancredi. Il portiere ci ha mezzo rimesso un dito, l'anulare della mano sinistra, però ha assicurato la sua presenza fra i pali. Semmai i pensieri per lo svedese derivano dall'atteggiamento misterioso di Vinicio, che ha rifiutato qualsiasi discorso sulla formazione. Top secret, l'allenatore del Pisa sta mettendo a punto la tattica e non vuole scoprire le sue carte: .11 pressing e 11 ritmo saranno le nostre armi» ha detto il brasiliano nel ritiro di Pescia, lasciando intendere che la squadra tenterà di aggredire la Roma senza darle il tempo di organizzare il suo gioco. Se i giallorossi lottano per lo scudetto, i nerazzurri sì battono per non retrocedere. In città l'attesa è enorme. Lo stadio sarà esaurito e l'incasso (oltre 350 milioni) costituirà il nuovo record, destinato tuttavia a cadere presto, già domenica prossima con la Juventus. Per le strade sono apparsi centinaia di manifesti firmati dal sindaco Luigi Bulleri, in neggianti alla pace sportiva Carlo Coscia

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