Missili - Europa spinge sui dilemmi di Reagan di Arrigo Levi

Missili ■ Europa spinge sui dilemmi di Reagan Missili ■ Europa spinge sui dilemmi di Reagan La visita a Washington del ministro degli Esteri italiano Emilio Colombo ha aperto un importante negoziato tra l'America e l'Europa. Bisogna definire, dopo le elezioni tedesche e la netta vittoria di democristiani e liberali, l'atteggiamento della delegazione degli Stati Uniti nella trattativa di Ginevra sugli euromissili: un'arma nuova che proprio gli europei, primo fra tutti il Cancellieresocialdemocratico Helmut Schmidt, chiesero insistentemente agli americani di installare come risposta ai nuovi missili sovietici SS-20, che rompevano del tutto un equilibrio militare già precario. L'impégno degli Alleati è di dare inizio all'installazione dei 108 Pershing-2 (tutti in Germania) e dei 464 missili Cruise (in Germania, Italia, Gran Bretagna e forse Belgio e Olanda), alla fine del 1983, se non si sarà prima raggiunto un accordo con i sovietici che renda inutile quest'operazione. Per il momento all'«opzione zero» proposta dalla Nato i sovietici hanno risposto con una serie di offerte via via meno assurde. L'ultima è di conservare tanti SS-20 quanti missili hanno insieme Gran Bretagna e Francia (162), ossia circa la metà di quelli che l'Urss ha già installato. Quest'offerta ha di buono il fatto che riconcjce per lo menò il principio che ci sia un tetto negoziato e concordato al numero dei missili di media gittata in Europa. E* però inaccettabile agii Alleati, e soprattutto ai Paesi europei non nucleari come la Germania e l'Italia, perché i missili francesi ed inglesi hanno finalità puramente nazionali e non rappresentano affatto un «ombrello nucleare» per gli altri. Se i sovietici rifiutano l'opzione zero, che pure rimane la soluzione ideale e l'obiettivo da perseguire, dovrebbero allora potersi installare degli euromissili americani, come contrappeso a quanti ne restino di sovietici, al fine Arrigo Levi (Continua a pagina 2 In sasta colonna) ■ A PAGINA 4 Il senatore Peroy sulla linea italiana chiede flessibilità

Persone citate: Cruise, Emilio Colombo, Helmut Schmidt, Reagan