Francia - Fiato sospeso della sinistra per il voto di Bernardo Valli

Francia - Fiato sospéso della sinistra per il voto Francia - Fiato sospéso della sinistra per il voto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PARIGI — Le due Trance, oggi a democratico confronto, hanno gli occhi puntati su Marsiglia. E' infatti nella capitale del Sud, tra le lenzuola stese al sole del Mediterraneo, che questo Paese affascinato dalla tecnocrazia nordica, da alcuni decenni più orgoglioso delle cicogne alsaziane e dei gabbiani normanni che del folclore latino-meridionale, gioca nelle prossime ore la sua partita elettorale più importante, a conclusione del secondo turno delle municipali. E non sono certo gli indici di produzione o i diagrammi dell'inflazione che contano nel vecchio porto, nei quartieri dove il maestrale mischia e agita l'odore indigeno, provenzale, dell'anisette, e l'odore immigrato, magrebino, del tè alla menta. Quel cocktail razziale, non soltanto olfattivo, in tempi di crisi secerne ' intolleranza, sciovinismo, .egoismi ai quali i candidati di sinistra e di destra, con maggiore o minore riluttanza, si piegano per ottenere voti indispensabili, se si vuole punire o premiare il. mitterrandismo sottoposto a referendum. Marsiglia, terza città di Francia e da trent'anni feudo socialista, vale ben un compromesso anche se poco nobile. E' quel che hanno dimostrato i due principali J contendenti, Gaston Defferre e Jean-Claude Gaudin, negli ultimi giorni, negoziando, in concorrenza l'uno con l'altro, intese più o meno segrete al fine di ottenere i suffragi dell'estrema destra razzista, in alcuni casi determinanti. Se il giscardiano Gaudin è arrivato infine a un accordo ufficiale, il socialista Defferre avrebbe concluso sottobanco qualcosa di simile. Avrebbe fatto di più, si sostiene, se da Parigi non gli fosse arrivato un veto. Del resto lo slogan di Defferre lascia scarsi dubbi sulla necessità di assecondare l'intolleranza verso i lavoratori stranieri, in particolare quelli provenienti dall'Africa del Nord (10 per cento della popolazione cittadina), per spuntarla elettoralmente. Quello slogan dice: «La destra è responsabile di vent'anni di immigrazione selvaggia. La sinistra garantisce l'immigrazione controllata». Né Gaudin rie Defferre, nelle loro passeggiate sul vecchio porto, hanno osato stringere pubblicamente la mano o rivolgere la parola agli artigiani, operai e commendanti arabi. Sorpresi da un fotografo, avrebbero pagato l'audacia con migliaia di voti, forse addirittura; con la sconfìtta, che invece resta da aggiudicare. Se essa ricadrà su Gaston Defferre l'eco sarà grande. L'insuccesso elettorale, della sinistra, già netto al primo turno, assumerà proporzioni ancor più rilevanti. Il vecchio sindaco di Marsiglia (72 anni) ha annunciato che in tal caso si dimetterà dal governo, nel quale come ministro degli Interni è considerato il «numero due». Nel 1977, quando Giscard D'Estaing subì un'identica sconfitta alle elezioni municipali, il suo fedele amico Michel Poniatowski, pure lui ministro degli Interni, rinunciò alla canea e rientrò nell'ombra. Ma per Mitterrand il divorzio da Defferre sarebbe più doloroso, perché significherebbe al tempo stesso la perdita di Marsiglia, dopo quella di Grenoble, altro simbolo della sinistra, avvenuta domenica scorsa. . Il risultato di stasera peserà sul mitterrandismo. Al primo voto, sette giorni fa,, l'opposizione di destra ha ottenuto nella Francia metropolitana, stando al conteggio Bernardo Valli (Continua a pagina 2 ' In ottava colonna) ' A PAGINA 4 La lotta perle roccaforti socialiste

Persone citate: Gaston Defferre, Gaudin, Giscard D'estaing, Jean-claude Gaudin, Mitterrand

Luoghi citati: Africa Del Nord, Francia, Marsiglia, Parigi