Triste la storia della ragazza tradita ancor prima delle nozze

Triste la storia della ragazza tradita ancor prima delle nozze Comencini-La Cava per il primo telefilm italiano sulla Rete 3 Triste la storia della ragazza tradita ancor prima delle nozze n sabato televisivo offre' sempre molti programmi su tutte le rea, pubbliche e private: riviste, film, telefilm, talk-show. Ma nel mucchio segnalo una breve cosa sulla rete 3: lì matrimonio di Caterina di Luigi Contendili che apre la rassegna 'Dieci registi italiani, dieci racconti italiani.. Anzitutto c'è da dire che raramente intercorre così poco tempo — alcuni giorni — fra la presentazione di un'iniziativa (convegno e festival a SaintVincent) e la sua apparizione sul video, per tutto il pubblico. In secondo luogo ribadisco qui, da questo quotidiano osservatorio del gran flussso televisivo, l'importanza concreta dell'iniziativa (non facile, più volte sul punto di arenarsi a causa di ostacoli organizzativi, e portata a termine per la caparbia volontà dei dirigenti della rete 3, in testa il direttore Giuseppe Rossini). Sono stati raggiunti due risultati fondamentali:1) incontro di cinema e tv per là realizzazione di telefilm di schietta marca italiana; 2) basso costo, grazie alla coproduzione con le tv di Francia, Svizzera e Austria. Quanto alla qualità, il pubblico se ne potrà rendere conto stasera con II matrimonio di Caterina, tratto da un bel racconto di Mario La Cava, scritto nel '32 e pubblicato soltanto nel 77. Prevengo sospetti e timori: no, non ci troviamo davanti ad una operazione snobistica e sofisticata. E' vero che ogni telefilm si ispira a pagine di alta narrativa: ma i registi, da Comencini a Maselli, da Lizzani a Vancìnl e a tutti gli altri, hanno avuto come obbiettivo primario uno spettacolo per immagini che fosse non solo pienamente -accessibile' ma anche e soprattutto godibile. Con II matrimonio di Caterina Comencini ha firmato una delle sue cose migliori. Nell'arco di sessanta minuti ti regista ci riporta nella provincia Calabro all'inizio degli Anni 50 dove un marito e una ■moglie contadini desiderano ansiosamente accasare la figliuola non proprio brutta ma disadorna, timida e umile, e ormai zitella perché ha trent'anni. La vicenda è molto semplice: un •mediatore, trova un giovanotto, accolto a braccia aperte; ma è un tipo losche tto, indebitato, prepotente, che cerca di arraffare un po'di nyba, e in piti mette gli occhi sulla serva prosperosa e se la portala letto; il padre lo sorprende e lo scaccia, e la figlia, che comunque se ne era innamorate e sognava nozze imminenti, si dispera e lacrima nella notte. Tutto qui. Ma ti tagliò rapido e sicuro e la straordinaria finezza, tra l'affettuoso e l'amaro-umoristico, con cui Comencini affronta e analizza la storia fanno di questo film breve (ma completo e ben proporzionato) un gioiellino: è una serie di acuti ritratti psicologici e insieme un quadro sociale e di costume assai penetrante. Impeccabili gli interpreti, da Anna Melato, sorella di Mariangela, che con grande bravura esprime lo smarrì-, mento di una 'Vecchia, ragazza illusa dapprima e poi rassegnata, a Stefano Madia, arrogante zerbinotto. UgoBazzoian

Luoghi citati: Austria, Francia, Svizzera, Vancìnl