Omicidi, ferimenti, rapine e incendi processati a maggio 124 imputati PI

Omicidi, ferimenti, rapine e incendi processati a maggie 124 imputati PI I magistrati dell'ufficio istruzione hanno concluso la loro inchiesta Omicidi, ferimenti, rapine e incendi processati a maggie 124 imputati PI In 1500 pagine il racconto dei terrìbili anni di piombo (tra l'autunno '76 e il marzo '80) Alla sbarra fra gli altri Bìgnami. Segio, la Ronconi. Sandalo. Viscardi e Donat-Cattin Comincerà già a maggio il processo per gli omicidi, i ferimenti, le rapine e gli incendi compiuti a Torino da Prima linea dall'autunno "76 al marzo '80. I giudici dell'ufficio Istruzione Laudi, Caselli e Giordana hanno rinviato a giudizio 124 terroristi o presunti tali, il maxiprocedimento durerà alcuni mesi. L'ordinanza di rinvio a giudizio è un volume di 1500 pagine, in pratica una gigantesca fotocopia della requisitoria dei sostituti procuratori Bernardi e Giani rotta. Le cui richieste sono state quasi interamente accolte: i giudici istruttori hanno soltanto deciso di mandare assolti a, vario titolo (dall'Insufficienza di prove alla formula ampia) 16 inquisiti. Tra 1 134 processandl figurano Maurice Bignami. Sergio Segio, Bruno Laronga, Roberto Rosso. Susanna Ronconi. Cioè i grandi comandanti di Prima linea che per anni hanno seminato sangue innocente a Torino e in altre città e che hanno già collezionato dinanzi alle Corti d'assise di mezza Italia ergastoli e/o condanne su condanne per espiare le quali a ciascuno non basterebbero nemmeno un paio di secoli. Alle Vallette compariranno 'iiiiiiiiHiiiiimiiMMiiiiiiiiii liillilllllimiiiiil anche 1 superpentiti Roberto Sandalo (grazie alle sue confessioni PI fu smantellata nella primavera dell'80, l'ex terrorista è già da mesi tornato in libertà) Michele Viscardi e Marco Donat-Cattin, che si era dissociato dalla lotta armata dopo la cattura (dicembre di tre anni fa) a Parigi. Sfogliando il librone «scritto* da Laudi, Caselli e Giordana ci si imbatte in 106. episodi criminosi, si apprende di quasi 800 reati compiuti e si rivivono i tragici destini del brigadiere Giuseppe Ciotta (il sottufficiale fu il primo assassinato da PI, marzo '77), dell'agente delle Nuove Giusep- pe Lorusso, dello studente Emanuele lurML del barista Cannine Ci vi tate, dell'lng, Carlo Ghlglleno, responsabile della pianificazione Fiat (settore auto), del vigile urbano di Druento Bartolomeo Mana e dei giudici milanesi Emilio Alessandrini e Guido Galli. Sacrificati tutu dal klllers di Prima linea In nome di una presunta rivoluzione proletaria che il proletariato mai ha approvato. Una. rivoluzione condotta dal terroristi in maniera assurda, grottesca, ispirata solo dalla logica della vendetta e dell'uccidere a casaccio pur di spargere terrore. Sintomatica al proposito una dichiarazione di un.pentito: «Marco Donat-Cattin era solito dire che l'importante è sparare e ammassare, che tanta a ogni delitto presto o tardi una giustificazione la si trova sempre,. E cosi, Sergio Segio e DonatCattln. assassinarono Alessandrini Ignorando quasi tutto su di lui; o, per'vendica, re i compagni Matteo Caggegl e Barbara Azzaronl, morti In un conflitto a fuoco con la polizia nel bar «Dell'Angelo» di via Veronese, Maurice Bignami freddò il titolare del locale. Carmine Civita te, senza nemmeno sapere come si chiamava il poveretto. egiac. iiiiiiiiiiiiiiiiim iiiiiiiiiiiiiiiiiimiim 111

Luoghi citati: Druento, Italia, Parigi, Torino