Il Cx non è più una formula magica ma continua la gara ai bassi consumi

Il Cx non è più una formula magica ma contìnua la gara ai bassi consumi Il Cx non è più una formula magica ma contìnua la gara ai bassi consumi NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE GINEVRA — Nuovi-modelli a parte, i saloni sono occasione unica per scoprirvi curiosità, incontrare norsonalità del mondo automobilistico, cogliere impressioni e indiscrezioni, proporre spunti interessanti. Per esempio, si parla molto, qui a Ginevra, dei «matrimoni» fra grandi case, costruttrici: British Leyland - Honda, Alfa Romeo - Nissan, General Motors - Toyota. Le nozze del secolo—Non c'è dubbio, a questo proposito, che le «nozze del secolo» siano quelle fra il numero uno e il numero due mondiali nella produzione automobilistica, appunto General Motors e Toyota. E' vero che a Washington la Camera dei rappresentanti ha appena votato un progetto di legge secondo il quale, a partire dal 1986,1 costruttori stranieri operanti negli Stati Uniti dovranno impiegare per le auto prodotte 11 90% di componenti americani (ma 11 Senato, che ancora non si è pronunciato, sembra più orientato verso il liberiamo), tuttavia il colosso giapponese è sicuro che non ci saranno ostacoli. Il modello comune, da costruire inizialmente in duecentomila unità annue negli impianti californiani di Fremont — non molto tempo fa chiusi dalla G.M. —, dovrebbe essere la berlina media Corolla, cioè di origine Toyota. Ricordiamo che 11 precedente idillio della casa di Nagoya con la Ford era fallito per ragioni rimasteoscure. ? . ,'. , Scomparirà il marchio Arac? — Sem bra andare a gonfie vele, intanto, l'accordo fra rAmerican Motors Corpora¬ tion e la Renault, che come é noto produce a buon ritmo nello stabilimento del Wisconsin 11 modello 9, ribattezzato Alllance e costruito in soli sei mesi in oltre 57 mila unità, ben più di quelle di origine Amc. Se, come sembra, la casa americana, sorta nel dopoguerra dalla fusione dell'Hudson e della Nash, dovesse in futuro produrre le proprie vetture soltanto in Canada, il marchio potrebbe scomparire, quantomeno negli Stati Uniti. Novità Usa — A proposito di automobili americane, al Salone di Ginevra c'è una novità assoluta: la Chevrolet Corvette, la nota vettura sportiva della General Motors, adesso compiei amente rifatta, cioè più leggera (1 rivestimenti della carrozzeria sono sempre in plastica), compatta e aerodinamica, con motore a 8 V di 5700 ce e 200 cavalli, a doppia iniezione elettronica. C'è da rilevare che le vetture «made in Usa» hanno scarso seguito in Svizzera: appena 1700 unità circa vendute l'anno scorso, cioè 10 0,6% del totale immatricolato, contro 11 3,4 del 1979,112,5 dell'80 e l'I.l dell'81. Non c'è solo il Cx — E' forse superfluo dire che la corsa ai bassi consumi è a pieno regime, e certo non si fermerà: sollecitata una decina d'anni fa dalla prima crisi del petrolio che tanto aliar me aveva provocato, continuerà certamente, anche se adesso la situazione si è in qualche modo invertita e 11 prezzo della benzina potrebbe tranquillamente diminuire (ln'8ylzzera.ìà super è"recentemente scesa.a 785 lire per litro), te l'occasione non fosse troppo ghiótta per i governi di trattenersi in oneri fiscali 1 margini di riduzione. Questa corsa all'economia di benzina, il Cx o coefficiente aerodinamico di forma, è una delle maggiori preoccupazioni dei costruttori. Alcuni di essi ne vantano la supremazia (11 record, ma di una vettura sperimentale, è del prototipo Probe IV della Ford: addirittura 0,15), altri vanno più cauti pur senza rinunciare ad affinare questo benedetto Cx nelle gallerie del Vento. Ma dobbiamo registrare qualche ripensamento: secondo certi tecnici specialisti di aerodinamica, l'automobile troppo profilata non sempre è la più stabile, e comunque in fatto di Cx non si dovrebbe arrivare al di sotto di un certo limite. Perché un coefficiente di penetrazione troppo basso comporterebbe alcuni inconvenienti. Si particolare la-stabilità longitudinale a forte velocità ne sarebbe influenzata negativamente sia per effetto di eventuale vento laterale sia per le turbolenze create dal veicolo. La forma della Prelude — E' la tesi sostenuta dai tecnici della Honda che nell'illustrare là forma del nuovo modello Prelude, il cui Cx>è di 0,36, cioè due punti più alto, ad esempio, della Fiat Uno (0,34), e addirittura sei punti in più della Audi 100 (0,30), affermano che nel la progettazione della forma della vettura è stato tenuto conto di una precisa correlazione, fra la penetrazione nell'aria in rapporto alla superficie frontale, spinta verticale del veicolo e movimento di imbardata. ■ Ferraccio Bernabò

Persone citate: Bernabò, Corolla, Corpora, Fremont, Nash