A Bolzano è vietato eleggere chi non ha gruppo linguistico di Giuliano Marchesini

A Bolzano è vietato eleggere "~5 non ha gruppo linguistico Aspre polemiche per un disegno di legge sulle comunali A Bolzano è vietato eleggere "~5 non ha gruppo linguistico DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE Bolzano — La parola cittadino» non è uguale per utti. In Alto Adige. La dtfferenza è per coloro che rifiutarono di rilasciare la dichiarazione di appartenenza ad uno dei tre gruppi linguistici, prescritta dal censimento dell'81 n provincia di Bolzano, e adèsso si trovano di fronte a nuove barriere. S'è riaccesa la polemica sule conseguenze di quella che viene definita una «schedatua etnica». La scintilla è scaurita dall'approvazione, -a, maggioranza, in commissione egionale, di un disegno di egge che dovrebbe impedire quanti non si collocarono in no dei gruppi linguistici aloatesini di presentare la loro andidatura alle elezioni comunali nella provincia di Bolano. La battaglia contro uesta norma è condotta dala «nuova sinistra», che schieò la gran parte dei suoi adeenti sul fronte degli «obiettori» in occasione del censimeno: se passasse quella legge, uesto raggruppamento finiebbe per avere una parteciazione ridottissima al rinnoo del governo comunale, come se fosse in larga misura ancellato da un colpo di spuna nella competizione eletorale. Chi non dichiarò di essere n altoatesino del gruppo itaano oppure di quello tedeco, o di quello ladino, non porebbe dunque presentarsi avanti agli elettori, dovrebe tirarsi in disparte recando na specie di marchio di Ineggibilità. Gianni Lanzinger, onsigliere di nuova sinistra el Comune di Bolzano, dice he un simile procedimento on. significa altro che divione etnica: .Si tratta, in soanza, di punire tuta quelli he non si separano. E questo ti principio adottato dalla olkspartei». La «nuova sinistra» s'è imegnata nel contrastare altri ffetti della particolare indaine statistica in Alto Adige, i professor Arnold Tribus, nch'egll rappresentante di questo raggruppamento nel Consiglio comunale di Bolzano, è stato protagonista di n'amara vicenda derivata roprio dalle modalità del ensimento nella' provincia ltoatesina: avendo scelto di non dichiarare la sua apparenenza ad uno dei gruppi Un' uistlci, ha perduto il posto di nsegnante di lettere Ora la campagna contro il isegno di legge sulle candiature alle elezioni comunali. Penso che quel disegno — die Tribus — sia l'estrema coneguenza del meccanismo che i è introdotto con il censimento-opzione, come lo chiamiamo noi. Quella che semrava essere una semplice onta dei componenti i gruppi tnici, allo scopo di calcolare a cossiddetta proporzionale, ggi si rivela una carta indipensabile non soltanto per 'accesso ai posti statali, ma anche per chiedere una casa, ntrare in una qualsiasi commissione. E se la norma sulle candidature venisse varata, si penalizzerebbe il gruppo politico che s'è fatto promotore della battaglia contro quel censimento'. Marina Rossi Dordl, avvocato, parla di «una norma anticostituzionale*: Lede il principio dell'uguaglianza'. Nei giorni scorsi, una delegazione della «nuova sinistra» ha avuto incontri a Roma con rappresentanti degoverno e parlamentari. Intanto, a Bolzano, il dibattito è infiammato. Remo Ferretticapogruppo della de nel Consiglio provinciale, osserva: «Le disposizioni per i candidati alle amministrative in Alto Adige c'erano già: qui tutti sanno che bisogna dichiarare l'appartenenza al gruppo etnico per presentarsi alle elezioni locali. Quindi, mi pare che il disegno di legge reatonale non porti niente di nuovo. Chi vuole procedure diverse dovrà dare l'avvio ad una modifica della norma, fer ora, noi a questo non pensiamo». Replica Arnold Tribus: Non dtrei proprio che non ci sia nulla di nuovo. Mentre prima-, un candidato nel presentarsi precisava ■ l'appartenenza al gruppo etnico, ai fini della rappresentanza politica, adesso il diritto ad essere eletti dovrebbe essere legato alla dichiarazione resa nell'èl, che diverrebbe così l'unica possibile e riconosciuta». Per Gaetano D'Ambrosio, segretario provinciale del pel, sarebbe opportuna una 'riapertura dei termini» per la scelta del gruppo etnico. 'Effettivamente, qui si pongono dei problemi che noi sollevammo in Parlamento due anni fa, con una mozione». Secondo Giuseppe Sfondrini, socialista, presidente del Consiglio provinciale, si tratta di approfondire se sia necessaria una legge regionale o se bastino le norme vigenti per non consentire la candidatura a quanti non rilasciarono la dichiarazione di appartenenza etnica. «£' una questione seria, che bisognerà affrontare non soltanto da questo lato; c'è dell'altro di cui parlare, a proposito dell'esclusione da certi diritti». Giuliano Marchesini

Persone citate: Arnold Tribus, Gaetano D'ambrosio, Gianni Lanzinger, Giuseppe Sfondrini, Marina Rossi

Luoghi citati: Alto Adige, Bolano, Bolzano, Comune Di Bolzano, Roma