Morto Walton, il compositore più spiritoso d'Inghilterra di Massimo Mila

Morto Walton, il compositore più spiritoso d'Inghilterra A Ischia, aveva 80 anni - Da giovane era stato un innovatore Morto Walton, il compositore più spiritoso d'Inghilterra NAPOLI — William Walton, Il maggiore compositore Inglese di musica contemporanea classica, è morto Ieri mattina poco dopo le sette nella sua villa, la «Mordella», ad Ischia. Aveva 80 anni. Gli era accanto la moglie Susanna, di origine argentina. Il compositore al era trasferito nel dopoguerra ad Ischia dove nel 1960 aveva poi stabilito la sua residenza, ; William Walton era nato ad Oldham, In Gran Bretagna, nel 1902; era stato professore di musica all'Università di Oxford. A16 anni aveva composto un «Quartetto per pianoforte» che aveva attirato l'attenzione dei Sltwell, una nota famiglia di poeti e musicisti. Insieme con Edith Sltwell, Walton scrisse la «Facade», un poema con musica che gli diede la celebrità. Slr Laurence Olivier, che lo stimava moltissimo, lo invitò a comporre le musiche per i suoi tre film shakespeariani: «Enrico V», «Amleto» e «Riccardo III». La salma di slr William Walton sarà traslata a Firenze per essere cremata e le ceneri verranno tumulate nel cimitero della città. E' quanto ha dichiarato la vedova. Lady Walton ha detto anche che Laurence Olivier le ha telefonato «sconvolto e commosso». Nel lento decollo della musica inglese verso il gusto moderno ci fu un momento in cui parve che l'impresa di svincolarla dal greve abbraccio dell'accademismo brahmsiano di Edward Elgar e dalla variopinta metafisica di Friedrick Delius, impresa poi riuscita pienamente a Brltten dopo gli accostamenti progressivi di degni musicisti come Vaughan Williams, Gustav Holst, Arnold Bax, John Ireland e altri, dovesse riuscire al giovanissimo William Walton. La fresca, frizzante ouverture Portsmouth Point, e soprattutto gli spiritosi epigrammi musicali di Facade (1926), umoristico iridologo per Sprechgesang con pochi strumenti solisti e batterla su brevi poemetti di Edith Sltwell, parvero proprio schiudere anche alla giovane musica inglese i sentieri dell'arte moderna che la letteratura aveva non solo seguito, ma aperto. Poi, che cosa gli sia successo non s'é mai riuscito a capire. L'attesissimo Concerto per viola (1929) ci lasciò tutti con un palmo di naso per l'accademismo della sua impeccabile perfezione formale, il successivo oratorio Belshazzar's Feast (1931) confermò la malinconica verità: invece di diventare il bad boy della musica inglese, Walton aveva preferito lasciarsi risucchiare dalle buone maniere della tradizione, con Haendel e la regina Vittoria alla testa. Infatti fu fatto baronetto e divenne air William Walton e procurò abili e ben fatte musiche di scena per i film shakespeariani di un altro Slr, Laurence Olivier. Non importa. E' rimasto un caro e simpatico personaggio, dotatisslmo, in conversazione e nella vita privata, di quell'umorismo britannico che aveva a poco a poco soffocato nella musica, ma che ogni tanto ritornava a far capoli-, no, come in quell'atto unico, L'orso, cosi disinibito forse per effetto di vecchiaia, che alcuni anni or sono fu felicemente portato sulla scena dell'anglicizzata Opera di Barga. In questi ultimi anni Facade aveva goduto d'una felice rinascita per qualche riuscito rilancio editoriale, e Cathy Berberian he era diventata interprete impareggiabile. Ci place ricordarli insieme, nella rara comunità delle persone spiritose e intelligenti. Massimo Mila William Walton porta un gusto moderno nella musica inglese

Luoghi citati: Barga, Firenze, Gran Bretagna, Inghilterra, Ischia, Napoli