Il pentito della banda che rapì De André «Volevano legare anche la piccola luvi »

Il pentito della banda che rapì De André «Volevano legare anche la piccola luvi » Tempio Pausania, il veterinario toscano Cesari a confronto coi complici Il pentito della banda che rapì De André «Volevano legare anche la piccola luvi » TEMPIO PAUSANIA ?Nel plano del rapitori, messo a punto da Marco Cesari, veterinario di Siena, e Salvatore Marras, commerciante di Orane, assessore comunista, doveva essere rapito soltanto Fabrizio De André: Invece il «commando» che ha fatto irruzione nella fattoria «L'Agnata» la notte del 27 agosto 1979 ha sequestrato anche Dori Ghezzl. L'ha rivelato, nel corso di un confronto in aula, Salvatore Marras, con uno scopo preciso: mettere a nudo quella parte del suo ruolo che 11 pentito Marco Cesari — veterinario di Radicofanl (Siena) — non aveva rivelato al giudice istruttore. Fu il medico toscano a tirarlo in ballo, ora lui si vendica con nuove precisa zlohi'che possono avere rile-l vanze anche sul plano giudiziario. • Il veterinario Cesari, sorpreso dai carabinieri mentre versava in una banca di Chiusi 13 milióni provenienti dal riscatto, qualche giorno dopo l'arresto decise di confessare. Ma fu attento a coinvolgere nella vicenda soltanto In parte se stesso,' Salvatore Marras era 11 capo, 11 suo braccio destro era Oraziano Porcu, gli altri erano gregari. DI sé il commerciante di Orune disse poco: ammise di aver preso parte all'organizzazione, di aver accompagnato 1 due esecutori materiali del sequestro — Martino Moreddu e Giovanni Mangia — da Orune a Tempio, di aver portato le armi che Marras gli aveva consegnato In un sacchetto e di aver subito abbandonato la Sardegna. 'Quando si fece il sequestro io ero già a casa mia, a Radicofanl, o forse ero ancora in nave, sulla Olbia-Civitavecchia: Perché non volle partecipare direttamente? 'Perché Moreddu e Mangia avevano previsto di legare anche Luvi, la bambina di De André, e la bambinaia. Io ero contrario. Perciò andai via: Quando Marco Cesari fa il suo ingresso in aula—scortato da carabinieri In borghese e In divisa — non tradisce emozioni. Vestito di grigio, stempiato, grandi baffi, passa attraverso la folla di avvocati e i flash del fotografi, si dirige verso la parte dell'aula oppo¬ sta a quella delle gabbie. Il presidente Cabella lo invita a sedersi sul banco degli imputati a piedi Ubero, lo tranquillizza sulla tenuta delle sbarre di ferro e dello spesso vetro antiproiettile che lo separano dagli altri Imputati. Nessuna reazione da parte di questi, c'è un clima di compostezza, ma l'atmosfera è tesa perché sul credito alle accuse di Cesari gioca il destino di quegli Imputati — e non sono pochi — che continuano a negare. Cesari conferma le accuse e bada a non compromettere la propria posizione. Egli conobbe molti pastori sardi emigrati in Toscana con le loro greggi e strinse con loro una salda amicizia. Conobbe anche Salvatore Marras, allora Iscritto al pel e assessore comunale di Orune. -Nel 1977 mi propose di riciclargli 40 milioni. Poi nacque l'idea del sequestro di De André. Io ho partecipato alle fasi preparatorie, ma nella fattoria non sono entrato, ansi ero in viaggio verso casa, se non ero addirittura già arrivato'. Salvatore Marras viene chiamato a confronto. «Accusa: »La notte del sequestro tu sei venuto a casa mia a Orune per informarmi che avevate preso anche Dori Ghezzl*. Cesari: « Non è vero. Ero già andato via dalla Sardegna: Avv. Gulso (difensore di Marras): «Faccio istama perché-si accerti presso la Tirrenia se la nave ha trasportato l'auto di Cesari la notte del 27 agosto 1979: Cesari insiste nel suo ruolo di riciclatore. 'Era stato concordato che avrei avuto il 30 per cento della somma riciclata, ma è un compenso che non ho mai ricevuto: 8oldl tuttavia ne ha Intascati. 'Marras e Mangia mi hanno inviato SO milioni ciascuno. Sessanta li ho versati in quattro banche diverse (e 47 li ha tenuti per sé) 40 li ho bruciati quando ho visto i carabinieri venire a casa ad arrestarmi: Quando finisce l'interrogatorio, la posizione del veterinario appare—come apparve al giudice Istruttore Lombardini — con ampie zone d'ombra. Alla fine dell'udienza arriva un altro Imputato ad ingrandire quest'ombra. Pietro Delogu, macellaio, scelse il luogo, nelle campagne del suo paese, dove nascondere 1 due cantanti e assolse 11 compito di vivandiere. Fu lui ad accogliere 11 gruppo che fece 11 sequestro: « Vidi la Dyane di Fabrizio De André ed era guidata da Cesari'. Oggi tocca ai due cantanti rievocare i momenti del sequestro e i quattro lunghi mesi di prigionia. Antonio Pinna