Farsetti interroga in aula i testimoni che io accusano

Farsetti interroga in aula i testimoni che io accusano Continua a Sofìa il processo contro i due italiani Farsetti interroga in aula i testimoni che io accusano SOFIA — Paolo Farsetti è stato ancora una volta protagonista nell'aula del tribunale dove è Imputato con Gabriella Trevlsln di spionaggio. Ha improvvisamente lasciato le guardie che gli stavano a fianco per avvicinarsi al suo avvocato e all'Interprete e un agente che cercava di riportarlo al suo posto prendendolo per in braccio è stato richiamato dal presidente che ha gridato: 'Ma che modi sono questi», Nell'aula sono sfilati oggi sette testimoni d'accusa, soldati e ufficiali che avrebbero visto Farsetti e la sua compagna scattare foto a obiettivi militari. Insoddisfatto delle deposizioni del testi, l'imputato a un certo punto ha chiesto al presidente di poterli Interrogare direttamente, senza la mediazione del difensore. Il presidente gli ha spiegato che questo non solo non era consentito, ma neppure conveniente per l'Imputato, in quanto 11 difensore ha 11 compito di filtrare ogni momento processuale. Farsetti ha insistito ed è stato accontentato. A un soldato che affermava di avere invitato la Trevlsln a fermarsi, avendola vista con una macchina fotografica in mano e 11 finestrino dell'auto abbassato, l'Imputato ha replicato sostenendo che l'Invito a fermarsi era stato scambiato per un saluto. Un'altro episodio rievocato ieri in aula riguarda le foto scattate dalla coppia prima alla rete di confine, ad un chilometro e mezzo dal valico bulgaro-turco di Malko Tarnovo, poi ad un mezzo blindato e ad alcuni carri armati che gli Italiani avevano notato dall'auto mentre tentavano di raggiungere dal Mar Nero il valico di Svilengrad. Nel frattempo si erano preoccupati di nascondere nel sedile posteriore dell'automobile alcuni servizi di porcellana del quali la dogana di Malko Tarnovo aveva impedito l'esportazione. I due si erano avviati sulla strada costiera che passa da Burgas e da Micurin. Non si' erano accorti, hanno detto, che erano vicini al valico quando si erano dovuti fermare per improvvisi bisogni fisiologici. Accostarono la Mercedes color aragosta alla strada, si addentrarono in un boschetto ma quando ne usci-, rono furono notati da due bulgari che transitavano a bordo di un furgone e che avvertirono della loro presenza 11 vicino posto di blocco. II Farsetti e la Trevlsln furono fermati, e i soldati fecero 11 controllo del passaporti e del bagagliaio mentre sopraggiungeva il loro comandante, 11 ten. col. Georghl Nikolov Gheorghiev, che essi avevano subito avvertito. Questi ha dichiarato ieri che il Farsetti, parlando con lui, come prima con due suoi soldati, negò più volte («ci capimmo a gesti», ha precisato) di aver scattato foto. A riprova, anzi, lo invitò a seguirlo nel boschetto, sul luogo della sosta. Constatata la veridicità delle spiegazioni, l'ufficiale ha detto che tuttavia fu colto da un sospetto quando l'italiano gli disse, alludendo alla sua militanza nel psi, di essere «come un comunista» e che «i comunisti bulgari sono nostri fratelli».

Persone citate: Farsetti, Gabriella Trevlsln, Nikolov, Sofia ? Paolo Farsetti