La sinistra ha già perso 16 città, ministri battuti Chirac trionfa a Parigi, la battaglia per Marsiglia di Paolo Patrono

La sinistra ha già perso 16 città, ministri battuti Chirac trionfa a Parigi, la battaglia per Marsiglia La sinistra ha già perso 16 città, ministri battuti Chirac trionfa a Parigi, la battaglia per Marsiglia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — L'ondata della »marea rosa» cominciata con le elezioni locali del '76 e culminata con le presidenziali e le legislative dell'81, ha perso slancio di colpo, dopo 21 mesi di gestione socialista. E nel primo turno delle municipali, 11 riflusso ha rilanciato impetuosamente l'opposizione che ha già conquistato sedici delle sessanta città perdute nel TI. E' ancora presto per ipotizzare un terremoto analogo a quello di sette anni fa nella mappa politica a livello locale, e il turno di ballottaggio di domenica prossima potrebbe forse arginare la rimonta della destra. Ma fin da oggi si deve mettere agli atti una precisa inversione di tendenza nell'elettorato francese, convalidata dal primi risultati definitivi: l'opposizione di destra è salita al 51,74 per cento, mentre la sinistra retrocede di sei punti (attestandosi sul 483) . rispetto alle municipali del 77 e di sette punti e mezzo rispetto al secondo turno delle presidenziali del maggio '81. La rivoluzione nella carta elettorale della Francia municipale rischia quindi di essere di vaste proporzioni e di provocare ripercussioni anche nel centri del potere, all'Eliseo e al governo. Per adesso l'opposizione di destra ha tolto otto centri maggiori al partito socialista (tra cui Avignone, Brest, Gre¬ noble, Nantes, Roubaix e Tourcoing) e altrettanti al partito comunista (che cede tra gli altri Reims e Ar lesj.-la rimonta di gollisti e giscardiani non è sempre agevole ; la sinistra ad esempio è già riuscita a salvare fin dal primo turno ventldue delle città conquistate sette anni fa. Ma la tendenza generale al riflusso è confermata in innumerevoli altri casi. In quattordici centri maggiori 11 candidato unico della sinistra affronta Infatti un ballottaggio incerto (come tocca al ministro dell'Industria Chevénement a Belfort e come avviene a Montpellier) o decisamente sfavorevole, come a Béziers. Saint-Malo, Chambéry, Carcassonne, Besancon, Saint-Etienne e soprattutto Marsiglia. SI sapeva che il compito del sindaco-mlnistro degli Interni sarebbe stato quest'anno più difficile perché Dei terre ha dovuto accettare per la prima volta in 30 anni candidati comunisti sulla sua lista, in ossequiò alla nuova solidarietà governativa. Ma questa •alleanza contro natura» è stata duramente penalizzata dagli elettori: Defferre è costretto al ballottaggio contro una giovane avvocatessa e rischia grosso nelle altre circoscrizioni cittadine, dove la lista d'opposizione guidata dal giscardiano Gaudin ha. raccolto Il 53 per cento dei voti La perdita di Marsiglia sarebbe per il governo socialista uno smacco clamoroso, più grave delle sconfitte subite in altre città che pure hanno un valore simbolico per la sinistra'. E' stato questo, ad esempio, 11 caso degli insuccessi registrati a Brest e a Nantes, due centri dell'Ovest tradizionalmente cattolico e moderato la cui caduta aveva simbolizzato nel '77 l'impetuosa avanzata del socialisti. La stessa delusione il ps l'ha provata per la perdita di Grenoble, «feudo» socialista dal '65, città moderna, tecnologicamente avanzata,, la cui borghesia aveva accolto con fa- vore la comparsa dei «nuovi socialisti» tecnocratici e modernisti. Analogo è stato il rammarico per la sconfitta subita nella regione del Nord a Tourcoing e a Roubaix, tradizionali centri del socialismo francese, dove perfino 11 primo ministro Mauroy è stato costretto al ballottaggio a Lilla (di cui è sindaco da 10 anni), pur se sotto auspici favorevoli. A queste delusioni si aggiungono i rovesci personali subiti da numerosi membri del governo: sono stati infatti sconfitti cinque ministri (Henry, Mexandeau, Le Garrec Lane è Avice) e un folto drappello di sottosegretari, mentre numerosi altri ministri (oltre a Mauroy, Defferre e Chevénement) saranno costretti domenica a sciogliere l'Incertezza ' del ballottaggio come il ministro dell'Economia Del ori a Clichy, nella •banlieue» parigina, e Beregovoy, nel «feudo» mltterrandiano della Nlèvre. Resta, Infine, isolato 11 caso clamoroso di Parigi. Qui il successo di Chirac ha assunto proporzioni eccezionali. L'opposizione, di destra si è infatti assicurata già, al primo turno 18 dei venti «arrondissements». Infliggendo severe .umiliazioni a diversi notabili socialisti: sono stati eliminati 11 ministro della Cultura Lang e quello dello Sport e della Gioventù Edwlce Avice, è sta¬ to sonoramente battuto il leader del ps Lionel Jospin da uno dei luogotenenti di Chirac. E Paul Quiles, candidato socialista alla carica di sindaco, ha evitato l'eliminazione al primo turno per poche centinaia di voti Chirac ha quindi la possibilità di fare 11 «grand chelem», di conquistare tutte le venti circoscrizioni parigine. Nel 20° •arrondlssemen t», il sindaco uscente ha rifiutato sdegnosamente l'apporto di voto offertogli dal leader del fronte nazionale (ultra di destra) Le Pen, che aveva svolto una campagna contro gli immigrati. 'Non vogliamo voti razzisti mescolati ai nostri», ha dichiarato Chirac, accusato dal suoi avversari di essere 11 capo della destra »musclée». Paolo Patrono