Sette mesi al Polo senza riscaldamento

Sette mesi al Polo senza riscaldamento VENTI SCIENZIATI SOVIETICI Sette mesi al Polo senza riscaldamento MOSCA — Per ben 227 giorni venti esploratori sovietici sono rimasti senza luce e senza adeguato riscaldamento al «polo del freddo», in uno del punti più remoti dell'Antartide, e si sono salvati solo grazie alla loro presenza di spirito: bruciando nafta in alcune bombole di gas vuote, mentre fuori la temperatura oscillava dai sessanta agli ottanta gradi sotto zero. Questa disavventura, riferiscono i giornali Pravda e Investici, è toccata ad un gruppo che lavorava alla stazione polare «Vostotc», inaugurata nel 1957 e situata all'interno dell'Antartide, a 1410 chilometri dal mare e a 3488 metri di altezza. La stazione è raggiungibile in aereo o con mezzi cingolati soltanto tre mesi all'anno, da novembre a febbraio. Il 12 aprile scorso è stata sconvolta da un incendio che ha distrutto il gruppo elettrogeno destinato a rifornire di luce è a riscaldare l'intera base. Un tecnico addetto ai macchinari è morto tra le fiamme. Rimasti al buio e al freddo, 1 venti esploratori hanno cercato di arrangiarsi. Hanno trasformato in stufe alcune1 bombole di gas vuote e le hanno alimentate a nafta giorno e notte Il rimedio li ha salvati dal sicuro assideramento, ma non 11 ha certo fatti vivere nel comfort: dalle Improvvisate stufe emanava un caldo discreto solo nel raggio di un metro, nelle casette della base la temperatura era attorno allo zero, la fuliggine prodotta dalla combustione della nafta si posava su ogni cosa e rendeva l'aria difficilmente respirabile. In condizioni cosi proibitive gli scienziati sono riusciti lo stesso a costruire un piccolo motore elettrico servendosi di pezzi del gruppo elettrogeno bruciato e a mettersi In contatto via radio con altre stazioni di osservazione dell'Urss in Antartide. Imperterriti, hanno continuato anche il loro programma di ricerche. Solo 11 23 novembre scorso, dopo un difficile viaggio di 45 giorni, un convoglio di mezzi cingolati è riuscito a raggiungere la stazione «Vostok. con un nuovo generatore. Pur provati dalla dura esperienza vissuta e anneriti dalla fuliggine, gli esploratori polari non hanno voluto essere evacuati con 1 mezzi cingolati ma sono rimasti sul posto fino al termine della missione e di recente sono rientrati in Urss in aereo. Durante i mesi del «blackout» hanno dovuto alimentarsi' sommariamente, senza poter cuocere nemmeno il pane e 11-; imitandosi a riscaldare qualche piatto di minestra sulle fiammelle delle stufe di fortuna. Quando sono arrivate le squadre di soccorso con il nuovo generatore, e abbondanti scorte di viveri, gli scienziati si seno stretti attorno alla colonna, chiedendo a gran voce pagnotte, che rappresentavano 11 dono maggiormente apprezzato.

Luoghi citati: Antartide, Mosca, Urss