Sud setacciato da novemila carabinieri 834 arresti trovati armi ed esplosivi di Adriaco Luise

Sud setacciato da novemila carabinieri 834 arresti/ trovati armi ed esplosivi Anche nomi noti di mafia e camorra nella rete della colossale operazione Sud setacciato da novemila carabinieri 834 arresti/ trovati armi ed esplosivi Impiegati elicotteri e unità cinofile - Recuperate refurtiva e droga per un miliardo - In Campania bloccato Giulio Castaldo, già condannato ali anni per il sequestro di Guido De Martino, figlio del leader psi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Vasta operazione anticrimine in 30 province dell'Italia Meridionale, dall'Abruzzo alla Sicilia. Una mobilitazione di circa 9 mila uomini delle sette regioni territoriali dei Carabinieri, appoggiati da elicotteri e unita cinofile. Il bilancio è soddisfacente: sono finite in carcere 834 persone, di cui 548 colte in flagranza di reato e 286 in esecuzione di provvedimenti della magistratura, 2241 sono state denunciate a piede libero. Recuperata anche refurtiva, auto e droga per un miliardo di lire, sequestrate 370 armi comuni e da guerra. L'operazione ha portato in Campania all'arresto di 369 persone, 148 nella sola area napoletana. Nella rete dei carabinieri sono caduti uomini di rilievo della delinquenza organizzata e della camorra. Nomi che hanno avuto particolare risonanza nella cronaca degli ultimi dieci anni. A Quallano la scorsa notte è stato ammanettato 11 super-ricercato Giulio Castaldo, 35 anni, da Afra gola, condannato a undici anni di reclusione per essere stato coinvolto nel sequestro del prof. Guido De Martino (figlio del leader socialista), rapito nella primavera del 1977. Nel luglio dello scorso anno, uscito dal carcere di Reggio Emilia per un permesso di cinque giorni concessogli dal giudice di sorveglianza, Castaldo aveva fatto perdere le proprie tracce. Nel periodo della latitanza avrebbe compiuto una catena di rapine e di estorsioni, colpendo soprattutto i commercianti della provincia. A quello di Castaldo, ora rinchiuso nel carcere di Poggloreale, si aggiunge l'arresto non meno clamoroso di Anto¬ nio Vollaro, figlio di «'o califfo» (il boss catturato un anno fa nella sua villa-bunker alle falde del Vesuvio). Il giovane, 25 anni, è sospettato di aver svolto traffici illeciti, di aver gravitato nell'area del racket e delle estorsioni, compiuto rapine e taglieggiamenti nei confronti del negozianti della zona vesuviana. Altro nome di spicco nel lungo elenco degli arrestati è quello di Pietro Rago, 32 anni, ritenuto il capozona del clan di Antonio Bardellino, boss della «Nuova famiglia» per il rione periferico di Pianura, un'antica borgata che negli ultimi anni si è trasformata, sotto l'incalzare di un'intensa urbanizzazione abusiva, in una città nella citta. Anche Rago era ricercato, deve scontare residue condanne per una serie di reati. L'operazione è stata con' dotta in varie fasi, in azioni di controllo della citta e della provincia, che hanno portato anche alla cattura di giovani sorpresi a smerciare bustine di hashish al militari statunitensi in transito per Napoli (tra 1 bloccati anche un cipriota di 25 anni, Fohmy Kasim, trovato in possesso di 150 grammi di droga). Sono 226 le persone arrestate in Sicilia. Tra di esse, secondo 1 carabinieri, compaiono elementi «di media taglia* del mondo mafioso. Denunciate in stato di liberta altre 657 persone, sequestrate 76 armi da fuoco, 19 chili di esplosivo e quasi due chili di stupefacenti. In Calabria sono state arrestate 110 persone: 38 erano colpite da ordini di cattura, le altre sono state sorprese in flagranza di reato. Altre operazioni in Puglia,' Basilicata, Abruzzo e Molise. Adriaco Luise