Murray Louis, nuova danza americana con humour e voglia di divertire di Luigi Rossi

Murray Louis, nuova danza americana con humour e voglia di divertire La tournée dell'estroso coreografo ha debuttato a Reggio Emilia Murray Louis, nuova danza americana con humour e voglia di divertire REOOIO EMILIA — Neoclassico, modem, post-modem? Sono classificazioni di comodo con pochi significati per Murray Louis, uno del più geniali creatori della nuova danza americana. Louis è nato dalla costola di un altro estroso coreografo, Alwln Nikolais, dal quale non ha ancora del tutto reciso il cordone ombelicale, poiché utilizza ancora sue scene e luci per lo spettacolo ora in programma. In scena dal 1949, autore di oltre ottanta coreografie, Louis non è ancora abbastanza noto in Italia e la sua tournée, iniziata l'altra sera al teatro Valli di Reggio Emilia, promette piacevoli sorprese al pubblico italiano. Contrariamente a molti suol colleghi, Louis è uomo di teatro che intende prima di tutto divertire il pubblico o comunque mai annoiarlo. Il suo spettacolo è infatti sempre brillante e imprevedibile, anche se qualche numero può considerarsi «deja vu», per citare lo spiritoso titolo di uno dei suoi balletti. . E' difficile peraltro trovare qualcosa di nuovo anche sotto il sole della danza e infatti, subito ad apertura di sipario, il quadro dedicato a Schubert sembra avere immediati richiami a Paul Taylor, alla sua danza soffice, brillante e musicale. Il quintetto della trota, nella sua lettura coreografica, ha brillantezze e trasparenze veramente schubertlane. Oli otto ragazzi in body policromi sullo sfondo coloratissimo di Nlkolals Cuci e scena) si abbandonano al piacere della danza con i piedi nudi che non ne impediscono l'aerea levità come si trattasse di punte accademiche. Ma ecco che Louis cambia subito registro in A Stravinsky montage, condotto ovvia-' mente su musica stravlnskiana. Qui slamo su un americanismo più avanzato, con acrobatismi e spiritosaggini gestuali che ricordano talvolta il PiloboluB o gruppi consimili. I ragazzi anche qui si Impegnano a fondo senza parti emer- genti. Converrà dunque citarli in blocco a pari merito, a cominciare da Michel Ballard, fino a Janls Srenner, Daniel Shaplro, Joanie Smith, Betsy Fischer, Rob McWUllams, Margaret Morris e Michael Blake. Tutta la piccola compagnia interviene anche in Afternoon, titolo che richiama vagamente a RobbinB o semplicemente al fauno di Debussy, ma si riferisce Invece a un gioioso e spiritoso balletto astratto, condotto su musiche in prevalenza ragtime arrangiate da William Bolcom. Infine la serata è completata da un Incredibile piccolo recital dello stesso Murray Louis tornato In persona, a 50 anni suonati, a impersonare una sua creazione Intitolata appunto Deja vu, su un collage di musiche chltarristlche di Albenlz, Scarlatti e Tairega, Con vivace senso dello humour, che contraddistingue tutte le sue creazioni, e con una scioltezza gestuale ancora freschissima, U danzatore scatena l'entusiasmo degli spettatori con una serie di piccoli gags coreografici che vanno dalla satira del balletto accademico al «tic» dell'avanguardia. Un assolo magistrale, una piccola «summa» di tutta la sua brillante «verve creativa. . _ Luigi Rossi

Luoghi citati: Emilia ? Neoclassico, Italia, Reggio Emilia