Condannato II boss Geriandò àlberti Ordinò l'omicidio di un albergatore

Condannato II boss ©eriandò àlberi! Ordinò /'omicidio di un albergatore À Palermo, era convinto di essere stato tradito dalla vittima Condannato II boss ©eriandò àlberi! Ordinò /'omicidio di un albergatore Dovrà scontare 24 anni - Assolto suo cognato - Per entrambi il pm aveva chiesto l'ergastolo PALERMO — Gerlando Alberti, uno dei personaggi di spicco della mafia, è stato condannato a 24 anni per aver ordinato l'omicidio dell'albergatore Carmelo Janni, che il boss credeva fosse stato il confidente della polizia che lo aveva denunciato. Vincenzo Cltarda, cognato di Alberti, è stato assolto per insufficienza di prove. La sentenza è stata emessa ieri alle 13 dalla corte d'assise di Palermo presieduta da Vincenzo Maurici, dopo appena un'ora di permanenza in camera di consiglio. Il pubblico ministero, Giuseppe Ayala, aveva chiesto l'ergastolo per Alberti e il cognato. Gerlando Alberti non era in aula. «Non c'entro niente — aveva fatto sapere —, questo processo non mi riguarda». Dieci giorni fa nel carcere dell'Ucciardone c'è stato un episodio non ancora del tutto chiarito. Il capomafia è stato trovato privo di sensi e san- Il boss Gerlando Alberti sia stato colto da un malore improvviso e si sia fatto male cadendo sui gradini. Proprio daU'Ucciardone egli tre anni fa avrebbe impartito l'ordine di assassinare U proprietario dell'albergo Riva Smeralda. C'è di più: Alberti avrebbe dato l'ordine, sebbene rinchiuso in una cella di isolamento. A suo tempo due magistrati della procura della Repubblica Indagarono a fondo sulle circostanze che resero possibile al boss di comunicare con l'esterno pur essendo in isolamento. L'inchiesta su alcune persone, incluse un paio di guardie di custodia, inizialmente sospettate d'aver fatto trapelare all'esterno la condanna a morte di Janni decretata da Alberti, è stata da tempo archiviata come fatto ad opera di ignoti. Gerlando Alberti fu catturato U 20 agosto del 1980 in una delle sue 2 raffinerie di eroina. Poche ore dopo gli inquirenti presero anche alcuni suoi complici (fra i quali il cognato del boss Vincenzo Cltarda) e scoprirono la seconda raffineria. NeU'hotel Riva Smeralda (Janni fu assassinato da due killer) da alcuni giorni lavoravano come camerieri anche agenti della squadra antl-narcotlci. Nell'albergo alloggiavano tre francesi che si facevano passare per turisti, ma in realtà erano trafficanti di droga di Marsiglia. I tre furono cattu-" rati con Alberti. Uno di loro, U chimico André Bousquet, è considerato uno dei più abili raffinatori di eroina. I conti di Gerlando Alberti con la giustizia non sono certamente finiti con la sentenza per l'omicidio dell'albergatore. Infatti lunedi ricomincerà il processo per le due raffinerie di droga in cui Alberti è imputato con i marsigliesi. Il boss inoltre è anche coinvolto al processo in corso a Trento per un vasto traffico di armi e stupefacenti. guinante sui gradini di una scala, accanto all'infermeria dove, poco prima, si era sottoposto a un prelievo di sangue per alcuni accertamenti clinici. Un agguato? Una punizione? Forse no. Pare che il boss

Persone citate: André, Bousquet, Carmelo Janni, Gerlando Alberti, Giuseppe Ayala, Janni, Vincenzo Cltarda, Vincenzo Maurici

Luoghi citati: Marsiglia, Palermo