Tessili, torna lo sciopero duro con fermate di un quarto d'ora

Tessili, torna lo sciopero duro con fermate di un quarto d'ora Il sindacato ha deciso 12 ore d'agitazione nelle prossime tre settimane Tessili, torna lo sciopero duro con fermate di un quarto d'ora VOLANO—ItessUt. dopo la MILANO—I tessili, dopo la rottura delle trattative per il contratto di 800 mila lavoratori, hanno deciso di partire a • testa bassa-, rispolverando forme, di lotta degli -anni caldi; cioè Interruzioni dell'attività molto articolate, anche di un solo quarto d'ora. Per le prossime tre settimane sono state dichiarate complessivamente 12 ore di sciopero -in tutu le aziende dove si applica ti contratto della Federtessile». Nelle imprese della Confapl (non aderente alla Confindustria) le ore di sciopero sono ridotte ad otto. Il sindacato tenta una differenziazione tra le due associazioni padronali anche se la Confapi ha interrotto le trattative già da una quindicina di giorni. Inoltre, i dirigenti del sindacato tentano di giocare la carta delle aziende pubbliche che fanno capo all'Asap. Fi•nora l'Asap (che governa In prevalenza gli 8 mila dipendenti della Lanerossl) ha sempre partecipato alle trattative per il contratto con gli imprenditori privati della Federtessile. Anche nella riunione di mercoledì (quella conclusasi con la rottura) l'Asap era presente ma «non ha aperto bocca». Puntando su questo «silenzio* i tre segretari della Federazione unitaria del tessili (Nella Marcellino. Caviglloli e Ferrari) hanno inviato all'Asap un telegramma per Invitarla a «distinguere la propria posizione da quella della Federtessile, avviando immediatamente le trattative contrattuali». •Dallo sciopero — ha messo ln rilievo Ferrari — ab Marno in rilievo Ferrari — abbiamo escluso l 300 mila lavoratori del settore calzaturiero per i quali le trattative proseguiranno lunedì: L'agitazione •dura» decisa dal sindacato unitario comprende la «sospensione Immediata di ogni prestazione straordinaria». Sono anche previste forme di lotta esterne. Per esempio 1 tessili milanesi decideranno come 'far pesare l'agitazione» sul Salone Modit che si apre oggi alla Fiera. Altre manifestazioni esterne sono ipotizzate nei confronti dei negozi di vendita diretta al pubblico delle grandi aziende. Oli scioperi articolati di un quarto d'ora sono una forma di lotta difficile: «Tutti, nella Federazione unitaria — ci ha detto Ferrari — siamo stati I concordi nel raccomandare concordi nel raccomandare che le agitazioni siano gestite non soltanto con i Consigli di fabbrica ma direttamente con i lavoratori». Questi orientamenti sono stati espressi dall'assemblea dei dirigenti regionali e provinciali che si 6 svolta ieri mattina. Al sindacalisti convenuti a Milano ha fatto la relazione il segretario generale Rino Cavi gì ioli (Clsl) a nome della segreteria nazionale. Nell'ordine del giorno approvato al termine del dibattito si giudica •pretestuoso l'atteggiamento assunto dalla Federtessile al tavolo della trattativa» e si dichiara che questo atteggiamento •rappresenta una pratica rottura delle relazioni industriali nell'intero settore». La sottolineatu¬ ra è dovuta al fatto che negli ra è dovuta al fatto che negli ultimi anni tra sindacato ed aziende si era instaurato un colloquio che aveva consentito di procedere a vaste ristrutturazioni produttive. Il testo sindacale (a proposito dell'accordo firmato al ministero del Lavoro) afferma: •Firmare accordi, con la riserva di sabotarne l contenuti essenziali, è un atto che mette in discussione alla radice la credibilità della Federtessile e della Confindustria. Rifiutare il rinnovo di un contratto scaduto da molti mesi, negare gli aumenti retributivi e la riduzione dell'orario definiti nell'intesa generale del 22 gennaio, significa scegliere deliberatamente la prova di forza e lo scontro duro». Sergio Devecchi.

Persone citate: Nella Marcellino, Rino Cavi, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Milano