II vertice non allineato vuol evitare la paralisi sul seggio cambogiano

II vertice non allineato vuol evitare la paralisi sul seggio cambogiano Pre-riunione dei ministri degli Esteri a New Delhi II vertice non allineato vuol evitare la paralisi sul seggio cambogiano NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE NEW DELHI — Subito dopo l'apertura, ieri mattina, la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi non allineati, riunione preparatoria alla T Conferenza dei capi di Stato e Idi governo del movimento, è •stata monopolizzata dal problema della rappresentanza cambogiana. La questione, malgrado i molti colloqui informali, martedì e mercoledì,, non è stata risolta. , E' probabile che Singapore, portavoce dei tre Paesi non allineati membri deU'Asean, TAssociazione dell'Asia dlìSud-Est, faccia il possibile perché al vertice sia presente il principe Sihanouk, presidente della coalizione che combatte il governo filoviepiamita di Phnom Penh, Ma l'intenzione attribuita a questi tre Paesi di ritirarsi dal Movimento se non riusciranno la imporre questa scelta è stata smentita. E' verosimile piuttosto che la cosa venga ancora discussa a livello di ministri degli Esteri, e che non si traci un accordo prima dell'Inizio idei vertice, lunedì. ' Si dice che l'India abbia avuto la garanzia che II caso 'Cambogia non venga affrontato in modo polemico. Si creerebbe così una situazione di fatto: il seggio di Phnom Ifienft resterebbe ancora vacante, e l'Ufficio coordlnanento del movimento continuerebbe a essere investito del problema. Moltissimi Paesi infatti, compresi alcuni di quelli che rifiutano di riconoscere il governo di Heng Samrln avallando così l'intervento militare vietnamita, non vogliono che il caso Cambogia paralizzi il vertice. ; Questo non impedisce che Singapore, che pure ha un ruolo marginale nel movimento, conduca una campagna quanto mal attiva, avanzando in particolare il fatto che 48 Paesi non allineati non hanno riconosciuto il governo di Heng Samrin, e che la presen¬ za di truppe viet in Cambogia viola i principi del movimento. Ma la causa della coalizione antivietnamita non è sostenuta con eguale entusiasmo dai 'tre Paesi anticomunisti del Sud-Est asiatico. L'Indonesia, per esempio, la quale non vuoile che il problema di Timor Orientale sia incluso nel documento finale, vuole fare buon viso a Hanoi. Il Vietnam, con una posizione piuttosto abile, continua ad affermare che ritirerà parte delle truppe, e sostiene che non si batterà per la rappresentanza del governo di Phnom Penh alla Conferenza se i suoi avversati non insisteranno per imporre la presenza del governo di coalizione. Per ora non si è parlato, se non nei corridoi, dell'altro dossier imbarazzante: Kabul. Il vlcemtntstro degli Esteri afghano, Sarwa Yurtsh, ha fatto rilevare atta presidenza ideila riunione, l'India, che al suo Paese non place il testo dell'articolo sull'Afghanistan nel progetto di dichiarazione finale. Oli afghani, si dice, (vorrebbero che il «passo acanti» rappresentato dalla missione delle Nazioni Unite venisse maggiormente sottolineato. E il Pakistan non vuole 'precludere alcuna possibilità ia questa missione, né chiudere la porta al dialogo con Mosca. : Sono invece state prese due decisioni che avranno il loro peso sull'orientamento della 'Conferenza: la commissione politica che stenderà la parte di sua competenza della dichiarazione finale sarà presieduta dalla Jugoslavia, quella economica dal Nicaragua. La prima designazione è avvenuta senza eccessive difficoltà, pur non essendo gradita alla ì'Sinistra' del movimento /Belgrado, per esempio, riconosce la coalizione di Sihanouk); per la seconda (la Commissione dovrà in particolare registrare le lamentele del Paesi In via di sviluppo) c'erano ptU pretendenti: Tunisia, Egitto, Nigeria. Per tutta la durata dei lavori, l'India cercherà di evitare che i problemi più scottanti travolgano quelli sul quali i non allineati possono ritrovare l'unità. Il presidente della riunione ha così ignorato llnterrogazione del delegato libico, il quale contestava la rappresentanza del Ciad da parte del governo di N'Djamena; le delegazioni di Iraq e Iran sono 'divise da quelle di Indonesia e Giordania. Gerard Viratene Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Gerard Viratene, Sihanouk