Craxi: l'alternativa è lontana di Luca Giurato

Craxi: l'alternativa è lontana Al congresso pei il segretario socialista replica con abilità agli attacchi di Berlinguer Craxi: l'alternativa è lontana Il leader del psi è riuscito a strappare gli applausi della platea: «La sinistra italiana merita un diverso avvenire»: in attesa di tempi migliori, pei e psi possono evitare polemiche «del tutto inutili» - Interventi di Longo e Spadolini - Per la prima volta a un congresso comunista parla il segretario del pli - Invece De Mita, fedele alla tradizione, preferisce non intervenire DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — La seconda giornata del congresso nazionale del pel, ieri al Palasport di Milano, è stata dominata dal discorso di Craxi sull'alternativa lontana e da una serie di avvenimenti che hanno ulteriomente concentrato su Milano l'attenzione di tutto 11 mondo politico. Craxi non ha parlato solo con molto garbo del rapporti «conflittuali» tra psi e pei. E' nuovamente tornato, in termini assai espliciti, sul problema dei missili e le sue nuove tesi, che avevano timidamente già, fatto capolino sull'« Avanti ! », stavolta sembrano destinate a creare grane al governo. La posizione di Fanfani, dopo il «vertice» italo-inglese della settimana scorsa, è questa: il negoziato di Ginevra deve andare avanti; ma se entro l'estate non si trova un accordo, 1 missili devono essere installati. Ieri, invece, Craxi non ha indicato nessuna scadenza e ha invitato il governo ad essere più cauto, a non appiattirsi sulle tesi inglesi: «£' un negoziato tanto importante che dovrebbe far dire anche al governo del nostro paese che esso deve potersi svolgere per tutto il tempo necessario per il raggiungimento di un accordo'. Se Craxi (come Spadolini, Longo, Zanone, Magri Pan- nella) ha parlato a lungo ed è stato applaudito, De Mita ha scelto Invece il silenzio; né 11 segretario né altri oratori de, di ogni età e livello, si sono presentati alla tribuna, suscitando malumori, polemiche ma anche — è doveroso registrarlo — un po' di delusione nel «popolo comunista» che sperava di cogliere ieri, per la prima volta nella storia dei congressi pel, un «frutto politico» che rimane proibito. •Se c'è un problema che può e deve essere risolto è quindi quello della incomunicabilità' o della avara comunicabilità che esiste, e in notevole misura, fra di noi — ha detto il leader socialista —. Ciò comporta la necessità di ristabilire nella sua integrità il valore del principio della tolleranza, del reciproco rispetto, del rifiuto della polemica facile, dell'attenta cura nella analisi e nella valutazione delle posizioni che i nostri partiti, nella loro autonomia, vengono assumendo ed elaborando». Ha cosi continuato: -Se il processo di cambiamento avviato dai comunisti si fonda e si fonderà su radici salde e chiare e su una altrettanto salda volontà di svilupparlo con coerenza, senza battute di arresto e improvvisi riflussi, esso non potrà allora essere né imbrigliato né esorcizzato: In altre parole, solo a «certe condizioni», che per ora non si vedono, l'alternativa può diventare per Craxi, •realistica e possibile*. 1) malumore dei comunisti è \ Luca Giurato (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Luoghi citati: Ginevra, Milano