Equo canone: Nicolazzi proporrà di rinviare gli sfratti di due anni

Equo canone: Nicolazzi proporrà di rinviare gli sfratti di due anni Martedì ne discuterà il governo, ma de e liberali sono perplessi Equo canone: Nicolazzi proporrà di rinviare gli sfratti di due anni In cambio i canoni d'affìtto verrebbero aumentati del 25% - Proteste di sindacati e proprietari ROMA — La proroga per due anni dei contratti d'affitto ex bloccati è l'ipotesi di cui più si discuterà nell'incontro fra i cinque partiti della maggioranza per riformare l'equo canone, rinviato da oggi a martedì prossimo. Pare che il ministro dei Lavori pubblici. Franco Nicolazzi, potrà presentarvisl con un progetto già definito. Intanto le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini protestano perette il ministro non le ha consultate, e criticano l'uno o l'altro punto delle intenzioni da lui espresse. Un altro caposaldo del progetto di Nicolazzi, come è noto, dovrebbe essere un rialzo dei canoni in misura di circa il 25%: Cgil, Cisl e UH hanno già risposto che un provvedimento del genere sarebbe contrario all'accordo fra governo, imprese e sindacati per limitare l'aumento del costo del lavoro e frenare l'inflazione. La proroga dei contratti d'affitto non riguarderebbe quelli già «non soggetti a proroga» ormai scaduti da tempo e disdetti o rinnovati per altri 4 anni. Riguarderebbe invece quelli «già soggetti a proroga ovvero quelli che prima della legge sull'equo canone erano a fitto bloccato. Di questi, ultimi, una parte è già scaduta ti 31 dicembre: si tratta di quelli plU vecchi, anteriori nientemeno al 1953. La parte più consistente deve ancora scadere: il 30 giugno prossimo, quelli stipulati fra il 1953 e il 1963; il 31 dicembre, quelli sti pulatl dopo il 7 novembre 1963. Si tratta di oltre metà dei contratti di affitto di abitazioni, e si teme una valanga di disdette: la legge sull'equo canone, come è noto, alla scadenza del contratto permette al proprietario di liberare l'appartamento anche se non ne ha bisogno per sé o per i familiari. Non tutte le disdette vengono poi mantenute, ma spesso il prezzo è che l'Inquilino accetta di pagare piti dell'equo canone. Finora, l'ipotesi di prorogare per due anni, lanciata da Nicolazzi, non va molto bene ai liberali e ad almeno una parte del democristiani: per questo, all'incontro dei cinque partiti martedì prossimo, occorrerà discutere. Anche la Confederazione della proprietà edilizia si oppone: sostiene che non ha senso continuare a tutelare una categoria di inquilini già favorita finora, per giunta sulla base del livelli di reddito di 6 anni fa (di «contratto soggetto a proroga» godeva la famiglia con reddito inferiore a 8 milioni nel 1977). La proroga, ovviamente, non impedirebbe al proprietario di dare disdetta per «urgente necessità» propria o del parenti stretti (figli, nipoti, genitori, nonni). h. ... Roma. Il ministro dei Lavori pubblici Nicolazzi

Persone citate: Franco Nicolazzi, Nicolazzi

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