Reviglio insediato all'Eni annuncia un «libro bianco» di Eugenio Palmieri

Reviglio insediato all'Eni annuncia un «libro bianco» Da ieri ufficialmente alla guida dell'ente petrolifero Reviglio insediato all'Eni annuncia un «libro bianco» ROMA — In punta di piedi, come è nel suo stile, Franco Reviglio da ieri è alla guida dell'Eni. Sema il clamore dei suoi predecessori, senza colpi di piccone a questa o quella parte politica, egli ha tenuto un discorso di poche cartelle-' di fronte ài ministro dette ■ Partecipazioni statali De Michelis, ai membri della giunta, ai presidenti delle società caposettore, ai direttori della holding. Un «libro bianco» sull'Eni da realizzarsi nei prossimi tre o quattro mesi, una gestione efficiente e tra'sparente delle attività, la valorizzazione della professionalità, l'autonomia manageriale, rimotivazione del personale a tutti i livelli. Sono i punti essenziali dell'esposizione di Reviglio che con il breve discorso di investitura, ' improntato a criteri manageriali ma anche a criteri «politici», come si confà al ruolo che l'Eni deve ricoprire nell'economia italiana, ha indicato le linee lungo le quali si svolgerà lo «sforzo progettuale» della sua gestione. Nel corso di una colazione svoltasi al penultimo piano del palazzone dell'Eni all'Eur ( ' (il menù iniziava con una torta dì riso agli asparagi, fino al gelato di crema) sono stati sfiorati i temi piti scottanti che attendono il neo presidente il quale ha parlato dell'impegno dei dirigenti e di tutti i laboratori del gruppo «pgr.rt■condurre l'Eni, in armonia con le direttrici di governo, a chiarezza di obiettivi e a positività di risultati». Tutto ciò «senza nascondersi né problemi né difficoltà». Gli.uni e gli altri sono immensi: c'è il nodo del disastro chimico; la trasparenza e l'efficienza dell'attività dell'Eni all'estero so- prattutto per guanto riguarda le società operative che godono di una autonomia al di fuori di ogni controllo da parte della holding; la gestione e la complessità di problemi finanziari; le riorganieeaeiimi strutturali. I» t ■ ■>■■■ Verosimilmente, consapevole di tutte queste difficoltà, Reviglio prima di muoversi all'interno dell'ente vuole avere un quadro esatto della situazione appunto attraverso il «libro bianco», uno strumento di conoscenza e di riflessione, ma anche di definizione delle strategie operative. Il ministrò De Michelis ha auspicato che il lavoro del nuovo presidente riporti l'Ente in.una situazione di tranquillità precisando che «sempre mantenendo ferma l'autonomia dei manager, come peraltro è avvenuto fino ad oggi da parte del ministro, continuerà ad esserci il massimo appoggio e la massima franchezza». Proprio sul ruolo autonomo dei manager si è soffermato ancora De Michelis sostenendo che «va tutelato al massimo livello questo sforzo nell'ambito dell'industria pubblica, sconfiggendo ogni tipo di influenza politica. Per quanto riguarda le grandi scelte, quelle che hanno un carattere nazionale, gli interventi devono essere fatti, come è successo in passato, seguendo quelle regole del gioco rappresentate^dalle leggi dello Stato». Un passaggio questo che è sembrato polemico nei confronti di coloro che all'interno dell'Eni si erano opposti al contratto per il gasdotto algerino. Eugenio Palmieri

Persone citate: De Michelis, Franco Reviglio, Reviglio, Sema

Luoghi citati: Roma