Comincia il lungo volo del Papa Dopo Lisbona, balzo in Costa Rica di Filippo Pucci

Comincia il lungo volo del Papa Dopo Lisbona, balio in Costa Rica Comincia il lungo volo del Papa Dopo Lisbona, balio in Costa Rica CITTA' DEL VATICANO — Comincia oggi 11 viaggio di Giovanni Paolo II nel Centro America. Dodici ore e più di volo, incluso uno scalo tecnico di un'ora a Lisbona, tra le 10 e le 11 del mattino, che condurranno il Papa dall'aeroporto di Fiumicino fino a Costa Rica, prima tappa della sua visita in otto Paesi diversi. Partenza alle 8,10, ora italiana, arrivo in Costa Rica alle 15,30 locali, corrispondenti però, per la differenza di sette ore tra l'Italia e il Centro America, alle 23,30 nostre. Quando Giovanni Paolo n avrà compiuto il balzo oltre l'Atlantico, in Itaj^a sarà notte fonda, In Costa R|ca, per la differenza di fuso oràrio, primo pomeriggio di questògtesso 2 marzo. E sarà un pomeriggio, per cosi dire, «guada* gnato a ritroso» che Papa Wojtyla riserverà ad un in contro con i Vescovi del Centro America durante il quale leggerà un importante discorso. L'aereo sul quale viaggia Papa Wojtyla è un DC10 dell'Amalia che porta sulla fusoliera il nome di Dante Alighieri. Viaggiano con il Papa, compresi i membri dell'equipaggio, 122 persone, facenti parte del seguito ufficiale, degli «addetti, prescelti dal Vaticano, cinquanta giornalisti. La giornata di ieri è stata tutta dedicata dal Pontefice all'America Latina. Centrale e Meridionale, con intenzione. A poche ore dal viaggio in Centro America ha nominato arcivescovo di San Salvador monsignor Arturo Rivera Dairias, che ne era amministratore apostolico dal 1980. Il prelato ha 59 anni, è il succes- sore diretto e fedele del «mar tire» mons. Romero ucciso a colpi di mitra nel marzo 1980 da agenti governativi, mentre celebrava la messa nella cattedrale, perché si chiudesse una volta per tutte la sua bocca. Mons. Rivera Damas, salesiano, non è da meno e tutti ricordano la sua coraggiosa denuncia recente contro le ingerenze esterne che "concorrono a mantenere vivo il conflitto in Salvador: -Alcuni Paesi forniscono le anni —sono le sue parole — noi forniamo i morti». Questa nomina, che significa un ben preciso riconoscimento a mons. Damas a poche ore dall'inizio del viaggio nella tormentata zona centroamericana. è fortemente indicativa delle Intenzioni che guidano Papa Wojtyla Ricordavano ieri in Vaticano che all'inizio dell'anno, nel discorso ai membri del corpo diplomatico, Giovanni Paolo II. affermando la sua volontà di incontrare tutti e di parlare con tutti per favorire la causa della pace e del dialogo, aveva dichiarato che questo comportamento pratico non poteva però significare riconoscimento di ideologie e di stati di fatto inaccettabili per la coscienza cristiana. E' anche di ieri l'incontro di Papa Wojtyla, al termine dell'udienza generale, con le signore Hebe Bonafini e Maria Adele Antokoletz. rispettivamente presidente e vicepresi¬ dente dell'«Associazione Madri dei desaparecidos d'Argentina». Ha ricevuto dalle loro mani un completo dossier relativo alle tragiche sparizioni, circa trentamila, avvenute nel Paese sudamericano negli ultimi anni, ha assicurato la continuazione del suo intervento, anche per ottenere la liberazione dei perseguitati politici ancora in vita. Le due donne, recatesi all'udienza papale con il capo coperto da un foulard bianco, hanno poi detto al giornalisti: -Speriamo con- tutto il cuore che il Papa stia con l'Argentina come sta con la Polonia, perché la nostra Chiesa argentina sta aitta*. Filippo Pucci