I timori degli orafi

I timori degli orafi, I timori degli orafi, TORINO — I primi commenti «a caldo» sull'improvviso crollo delle quotazioni dell'oro sono di prudenza più che di sorpresa. AU'Associazloine Orafa di Valenza si pensa che, comunque, la ripercussione sul mercato non sarà immediata. Il colpo (circa 2150 lire in meno 11 grammo) non è lieve, ma è difficile dire come reagiranno pubblico e opera-, tori. ! Più che una corsa all'oro, favorita dal massiccio ribasso gli orafi valenzanl si aspettano una prudente pausa di mercato, in Italia e all'estero, dettata dall'insicurezza, dalla necessità di verificare se si tratta di un crollo momentaneo o di una situazione destinata a rimanere cronica. La cosa che a noi interessa di più—dicono all'Associazione —èia stabilità delle quotazioni; una picchiata improvvisa dei prezzi può far danni, ma non come i continui alti e bassi che disorientano il mercato. In ogni caso il ribasso è stato pesante, se si tratta di un "vuoto d'aria" può passare senza lasciare tracce troppo marcate, se invece le quotazioni si stabilizzassero a questi livelli certamente contribuirebbero ad alimentare.una crisi giunta in ritardo rispetto a quelle che hanno colpito altri comparti, ma di cui il settore orafo comincia ora a sen tireilpeso-. L'analista della Italiana Intermetal», avvocato Di Nunzio, commenta Invece co-' si la crisi dell'oro: - A fine gennaio avevo scritto nella mia analisi mensile che era pericoloso entrare nel mercato dei preziosi in questo momento. Da parte di chi controlla i mercati internazionali c'è stata tutta una manovra per lusingare gli investitori. Questo mercato si presta troppo ad essere manovrato dalle speculazioni-. Di Nunzio è convinto che l'Industria orafa Italiana, la maggiore del mondo, subirà pesantemente i contraccolpi di queste vicende. v. cor.

Persone citate: Di Nunzio

Luoghi citati: Italia, Torino, Valenza