Continuerà il disgelo Algeri-Rabat per la pace nel Sahara Occidentale

Continuerà il disgelo Algeri-Rabat per la pace nel Sahara Occidentale Dopo il colloquio a sorpresa di sabato tra Chadli Benjedid e re Hassan Continuerà il disgelo Algeri-Rabat per la pace nel Sahara Occidentale NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ALGERI — Soltanto domenica pomeriggio l'agenzia di stampa algerina ha annunciato l'avvenuto incontro tra il presidente Chadli Benjedid e re Hassan del Marocco. Sottolineando «lo spirito di questo colloquio', YAps scrive: «L'Algeria ha sempre riaffermato la sua totale disponibilità ad una iniziativa per riavvicinare i nostri fratelli del Sahara Occidentale a quelli a%\ siàroccq, per trovare una soluzione conforme all'inalienabile diritto del popolo del Sahara Occidentale all'autodeterminazione e all'indipendenza». Sabato i responsabili algerini rifiutavano di confermare come di smentire la notizia data dalla radio marocchina, E per spiegare questo silen¬ zio, fonti ufficiali dicevano che si era voluta la massima escrezione «per non dare speranze illusorie», e che poi era stato necessario accordarsi a livello di ministri degli Esteri sull'opportunità di confermare la visita. Cosa che equivale implicitamente a deplorare le «fughe di notizie» da Rabat. Contatti a vari livelli erano incominciati nel '78 con la mediazione soprattutto di Taleb Ibrahimi, all'epoca consigliere alla presidènza e dal maggio '82 ministro degli.Esteri. Ibrahimi sembra .essere il grande artefice di questo inizio di riconciliazione. Gli ultimi preparativi sono stati fatti durante un incontro fra il presidente Chadli e Ahmed Bensouda. consigliere di re Hassan, giunto ad Algeri in occasione del Consiglio nazio¬ nale palestinese. L'incontro a quattr'occhi è avvenuto in territorio algerino vicino alla frontiera, nel «villaggio socialista Akid Lotti». Domando ad un rappresentante algerino se il risultato del colloquio sia stato incoraggiante. La risposta: «Tragga le sue conclusioni dal fatto che ci saranno certo altri incontri». L'opinione pubblica era stata preparata: durante là visita del ministro dell'Interno algerino a,Tunisi,; nel gennaio scorso, era stato rivolto un appello per «la nascita di un Maghreb dei popoli». Parlando del Sahara Occidentale, in un discorso del 24 febbraio, Chadli aveva detto: «Noi non appoggiamo mai il popolo arabo contro un altro popolo arabo». Al ministero degli Esteri non si dice se i rapporti diplomatici verranno presto riallacciati, ma si sottolinea che l'Algeria ha risolto da tempo i suoi problemi di confine con il Marocco. Ufficialmente, Algeri non ha receduto dalla sua posizione, secondo la quale non è suo compito sostituirsi alla Repubblica Araba Sahraoui Democratica in una trattativa con Rabat. Resta però il fatto che, senr za prendere il posto del Frinite Polisario al tavolo dei negoziati, c'è stata indubbiamente' la volontà di forzare la mano al Fronte perché finisca di arroccarsi su posizioni poco realistiche. Un portavoce invitato a dire se i sahraoui fossero stati preventivamente informati dell'Incontro, si è limitato ad assicurare che «il contenuto dei colloqui verrà trasmesso ai sahraoui e alla Mauritania». Ould Salek, responsabile delle Relazioni esterne del Polisarlo al quale ho domandato, durante una conferenza stampa ad Algeri in occasione del VH anniversario della proclamazione della Rasd (27 febbraio '76), che cosa pensasse dell'incontro Chadll-Hassan, ha risposto: «Non ne sono al corrente, il Marocco ha sempre tentato di manovrare l'opinione pubblica». Ould Salek ha ricordato là parola d'ordine dell'ultimò Congresso del Fronte, «L'intero patria o il martirio», e ha respinto qualsiasi piano di separazione. Ha sostenuto che non vi sono condizioni preliminari al negoziato, ma anche che «non vi sarà mai pace senza il ritiro dell'esercito marocchino» dall'Intero Sahara Occidentale. Jean de la Guériyière ; Copyright «Le Monde» per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Ahmed Bensouda, Araba Sahraoui, Chadli, Chadli Benjedid, Hassan Continuerà, Ibrahimi, Taleb Ibrahimi