L'oro del gran fiume

L'oro del gran L'oro del gran fiume T L Reno di Wagner e una X storia (e un viaggio) di amore e di dei, di sangue e di guerra, ma anche di vino e. più che d'oro, di banali soldi. Vuole la leggenda che una sera dell'estate 1862. tornando in battello da Malnz (Magonza) a Wiesbaden dopo essere stato pagato dal suo editore. Wagner si affacciasse al parapetto e. incantato dalla maestosità del Reno che sta per entrare nel suo tratto più romantico e affascinante, gettasse nelle acque del fiume infuocate dal tramonto, quel ducati appena riscossi al grido di «Oro del Reno, oro del Reno!». La storiella sembra ben trovata da un esperto di public-relatlons teutonico, ma appare altamente Improbabile, conoscendo il carattere di Wagner. A quel tempo il compositore abitava nel castello di Biebrich, vicino a Wlesbaden (la visita è da consigliare), la Versailles su scala ridotta di Casa Nassau, una suggestiva dimora In pietra rosata, dalle facciate zeppe di figure che sembrano augurare buon viaggio ai naviganti. E come sempre Wagner aveva un acuto bisogno di denaro. Attraversava il Reno di frequente solo nel tentativo di spillare più quattrini possibile al suo editore. Schott di Magonza. Schott £\i pagò alcuni Lieder che consentirono a Wagner di giungere fino al termine dell citate, ma si rifiutò ostinatamente di finanziare un'opera, / Roberto Giardina (Continua a pagina II).

Persone citate: Roberto Giardina, Schott

Luoghi citati: Magonza, Nassau, Wiesbaden, Wlesbaden