Mosca imprevista e mondana fra teatri mostre e discoteche

Mosca imprevista e mondana fra teatri, mostre e discoteche Mosca imprevista e mondana fra teatri, mostre e discoteche tournée moscovite dell'.Ensemble» lenlngradese di Boris Eifman che fanno regolarmente il «tutto esaurito» nella grande «Sala da concerti.. dell'Hotel Rossija. un mastodontico cubo alle spalle della chiesa di San Basilio. E', questo «Ensemble» di Eifman. un gruppo cooperativo nato 5 anni fa (ma è già citato nella Enciclopedia sovietica del balletto uscita nell'81). che pone alla base del proprio lavoro la ricerca di nuove forme espressive (c'è molto Béjart in coreografie come -Leggenda- e -Boomerang-) oppure la parodia scanzonata, ma raffinata, del balletto classico: su questa linea l'ultimo lavoro di Eifman. 0-Le nozze di Figaro-, su musiche di Rossini. Prosa — Veniamo al teatro di prosa. Fra 1 palcoscenici più anticonformisti c'è il Teatr Satiry di Plucck. la Malaja Bronnaja di Efros e soprattutto la Taganka di Ljubimov. re incontrastato della fronda teatrale al regime. In questi giorni è di nuovo al centro di polemiche per il suo ultimo spettacolo, il -Boris Godunor- di Pushkin, poco gradito all'establishment e ai burocrati che infatti gli hanno negato, per ora. il permesso di inserirlo in repertorio. E' facile capire perché. I pochi fortunati che hanno assistito alle prove generali raccontano di come Ljubimov abbia attualizzato questo dramma del potere vestendo 1 personaggi con costumi moderni e rendendolo molto «contemporaneo» pur senza cambiare una riga del testo. E' chiaro che non poteva piacere ai burocrati la divisa staliniana del Voivoda Mni- szek. il costume da anarchico del falso Dimitrl e soprattutto il finale un po' troppo «coinvolgente» quando, dopo l'uccisione del figlio di Boris, le luci si accendono in sala e 1 boiari recitano le ultime battute rivolti direttamente al pubblico: «Perché dunque tacete? Gridate viva lo zar Dmitrij Ivanovicl». Le vicende del bolaro Godunov restano pertanto «off limits». ma poiché una visita alla Taganka. che si apre sulla piazza da cui trae il nome, è d'obbligo per l'intellettuale curioso in gita, non resta che l'imbarazzo della scelta fra gli «storici» allestimenti in cartellone (»ll maestro e Margherita-. -Ascoltate- da Majakovsklj. -La casa sul lungofiume- e «Lo scambio- di Trifonov, -Delitto e castigo-) e II programma del «Secolo gli spettacoli più recenti come le -Tre sorelle-, recitato in modo assai poco cechoviano e dove delle tre protagoniste vengono a galla soprattutto i lati negativi: Masha è una vamp. Olga un gendarme. Irina un'isterica (come si era sempre sospettato). Ma a Mosca c'è anche chi fa teatro sperimentale, privilegiando la gestualità, la mimica, l'espressione corporea senza imbarcarsi a tutti 1 costi in avventure polemiche con il regime. E' il caso di Vjaceslav Spesivtsev e del suo laboratorio teatrale di via Stankcvich, una vecchia costruzione, nel cuore della città, a due passi dal Conservatorio. Nella sua -bottega. Speslvtsev lavora con giovani e giovanissimi. I suoi attori non hanno mai più di 25 an- d'oro» in scena al Bolshoj ni e sono cresciuti professionalmente con lui. seguendo corsi di recitazione, canto, ballo, mimica e Imparando a realizzare da sé scene e costumi. Lo spettacolo dell'anno e -Cent'anni di solitudine- da Màrquez. La scena è Interamente occupata da una bianca e intricata struttura tubolare in ferro: è la giungla sudamericana e contemporaneamente l'albero genealogico della famiglia Buendia. L'azione si svolge sui vari piani della struttura, all'interno della quale gli attori recitano e si muovono con incredibili acrobazie. La morte dei personaggi è magica, officiata dallo zingaro Melchiades (pure in funzione di narratore) che dipinge sui volti del morti maschere rituali. Cinema — Andare al cinema a Mosca è una specie di caccia al tesoro, poiché i giornali non pubblicano la programmazione completa della città. Ma esiste un foglio settimanale, la Kinonedel.ia (cine-settimana), sul quale bisogna avere la fortuna di mettere le mani la domenica, appena esce, perché il lunedi è già introvabile. Escludendo le commedie lacrimose o i film grondanti retorica, si può andare alla ricerca di qualche film impegnato che racconta, senza facili ottimismi, come sia duro vivere nel Paese del socialismo: è il caso di Ostanvilsia poesd (Il treno si è fermato) di Vadim Abdrashidov. Voksàl dlja droich (Stazione per due) di Elder Rjazanov. o Rodnia (Parenti stretti) di Nikita Mlchalkov. Musica leggera — Se gli italiani hanno Mina e la Vanonl, gli americani la

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