Meditate sul rock di Sayer e lasciate Grace Jones

Ultime da New York Ultime da New York Meditate sul rock di Sayer e lasciate Grace Jones LE notizie dalla California non portano aria di novità, da Londra sono anni che non arriva altro che la ripetizione del già fatto, Detroit non è più lei... resta solo New York come culla del nuovo/per la.musica degli Anni 80. Eppure anche in questo caso è bene guardarsi dalle sopravvalutazioni. La verità è che il mercato discografico degli '80 non è più orientato né dall'emergere di un genere sugli altri, né dal primato di una città. Le cose buone bisogna andarsele a cercare; comprare a scatola chiusa è pratica sempre più sconsigliabile. Queste riflessioni vengono in mente all'ascolto di un album tanto più deludente quanto più è degna di stima l'artista che ne è autrice e interprete: Grace Jones. Di lei e in particolare del suo lavoro dell'anno scorso fNlghtclubbingy la critica discografica unanime ha detto tutto il bene possibile e così quasi per inerzia si continua a dir bene di questo nuovo album: Living my life che dà invece segni preoccupanti di ripiegamento. Più forte e più sicura dei suoi mezzi, la Jones è autrice di quasi tutti i brani dell'album con risultati non proprio felici: si torna indietro verso la monotonia della vecchia disco cui non basta per ringalluzzirsi ammantarsi di ottimi ritmi e suoni, di puntate reggae, di strizzate d'occhio allo stile Tom Tom Club. Da questo punto di vista l'unico brano che rivela vero talento è Cry now laught later che ci dà una notevole versione Anni 80 del Rythm and Blues marca James Brown. Invece canzoni come Inspiration, My Jamaican Guy, Nipple to the Bottle hanno un sapore di inutilità reso anche più acuto dall'eccessiva lungliezza. Noioso oltre ogni dire è Unllmlted capacity for love che fa addirittura rimpiangere la vecchia Jones versione disco-music. Per fortuna nell'album è nascosto un brano fantastico, del quale la Jones (guarda caso) non è autrice: The appiè stretchlng di Melvin Van Peebles. Incalzanti immagini di una città disordinata, di periferie stanche, di vecchie scritte murali, di marginali e Jesus Freaks, di ciechi troppo randagi e di turisti troppo pigri, si inseguono su un ritmo martellante fino ad aprirsi in uno splendido inciso melodico che svela il segreto (del resto trasparente) delle immagini: non è il giorno del giudizio, non è Armageddon, non è la 4" Guerra Mondiale, è solo New York che si sveglia all'alba di un giorno qualsiasi. Nell'esecuzione di questo bellissimo brano la Jones dimostra ancora una volta che la chiave espressiva che le è più propria non è quella del tradizionale canto -nero- tutto ritmo e soul. ma è quella curiosa miscela di avanguardismo mitteleuropeo e di raffinatezza newyorkese che alleva già rivelato in Niphtclubbing. Altro disco da New York è quello di Leo Sayer, World Radio per l'etichetta indipendente Chrysalis che pare purtroppo sull'orlo della chiusura (si dice che venderanno il marchio alla Cbs). E' un disco completamente diverso da quello della Jones, ma ugualmente prezioso per In librerìa .In Orma. • COSMO VANGELO: VIA DELL'AMORE, pp. G63, duo quadricromie, L. 38.000. Contiene un alto respiro culturale, filosofico - teologico, congiotbiie soltanto tra -grani attmi e uomini fratelli.. Il catalogo Ed Avatar è disponìbile gratuitamente a richiesta: Edizioni Avatar - C.P. 23 22100 Ponte Chiasso (Como) Bookchln M. - POST-SCARCITY ANARCHISM, pp. 196, L. 10.000. L'Anarchismo nella società dell'abbondanza La Salamandra. Milano 02 800 113 IL LIBRO NEL MONDO (Scrittori • poeti contemporanei), pagine 568, LlreMOO. £' lo collana che lancia I Nuovi Autori. Tel 02 282 7548-289 4978 Editrice Italia Letteraria via Arquà 18 - 20131 Milano Renata Roberti - I RAGAZZI DEL PORTO (romanzo), pagine 17$, Lini 8000. Editrice Italia Letteraria via ArQud 18 -20131 Milano teleloni 02 289 4978 - 282.7548