Jugoslavia: «guerra» contro gli intellettuali

Jugoslavia: «guerra» contro gli intellettuali Jugoslavia: «guerra» contro gli intellettuali Il potere costituito accusa anche i giornalisti La grande paura è il ritorno del nazionalismo " BELGRADO — Una prova di forza sembra scatenarsi in Jugoslavia tra l'intellighentia e il potere costituito, benché quest'ultimo si difenda strenuamente. L'atteggiamento degli intellettuali e quello della stampa che, secondo le autorità, dà loro -ampia pubblicità-. Irrita sempre più i dirigenti comunisti Jugoslavi che 11 accusano di approfittare della grave crisi economica per propagare idee -nazionaliste-, -anttsodaliste- e «anticomuniste». Dopo la condanna nel 1981 del poeta Gojko Djogo a due anni di prigione per un suo libro giudicato -offensivo- per Tito, gli scrittori di Belgrado hanno fondato un comitato per la protezione delle libertà artistiche, subito classificato dal potere -tra i nemici dei socialismo. Paese.. Quaccusato i dre- del lorotanare dallintellettualcome il nocontestataril cui ultimMoguce- (Ille), messo indo nel gennso subito nautorità. Esso contil testo di uciato dallo davanti al del partitoera membr1 dirigenti inpossibili codata nazionche minaccla concezio Paese.. Questo comitato ha accusato i dirigenti -di abusare- del loro potere per allontanare dalla, vita pubblica gli intellettuali -ingombranti-, come il noto scrittore serbo contestatario Dobrica Coslc, il cui ultimo libro -Stvarno i Moguce- (Il reale e 11 possibile), messo in vendita a Belgrado nel gennaio scorso, è incorso subito negli anatemi delle autorità. Esso contiene in particolare il testo di un discorso pronun ciato dallo scrittore nel 1968 davanti al comitato centrale del partito di Serbia, di cui era membro, e in cui metteva 1 dirigenti in guardia contro le possibili conseguenze dell'on data nazionalista del Kosovo che minacciava, secondo lui, la concezione democratica del

Persone citate: Dobrica

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Kosovo, Serbia