Professione «lucciola»: da Pordenone l'invito per un dibattito in Parlamento di Giuliano Marchesini

Professione «lucciola»: da Pordenone l'invito per un dibattito in Parlamento Professione «lucciola»: da Pordenone l'invito per un dibattito in Parlamento Dopo l'intervento dsta la modifica del PORDENONE — Pia é Sfanca> ,„„ alquanto soddi sfatta. -Dirci che c'è parcecni0 Interesse, anche da parte di forze politiche». La rappre¬ ! | Ssentante del comitato per i di- ritti cii'i'i delle prostitute tira un sospiro. Poi riprende: «Il pubbllco non è mancato, mi pare anche che si siano rac- colti commenti positivi. Se ci sarà un impegno vero, si po- trà andare a un dibattito par- lamentare». Anche la seconda giornata del primo convegno nazionale « Prostituzione Anni 80» è pie- na di fervore. «Ci siamo rese I conto, negli ultimi giorni — dice Pia — che tutto sarebbe I andato bene. Prima avevamo qualche timore». Nel dibattito die si è aperto sabato al cinema teatro . Verdi, di Pordenone sono entrati anche esponenti politici. Dopo l'intervento del socialista Loris Fortuna, ministro per la Protezione civile, quello dell'onorevole Rossana Branciforti, del pei. • La domanda di modifica del- MiLdMla legge Merlin — osserva fa rappresentante comunista —1 è giusta su vari punti, e noi ci ; impegnamo a portare avanti i questo discorso. Ci sono altre '. cose di cui parlare: i modi di; interrogatorio per sfruttamento, un'applicazione della legge sulla mafia per accertare 1 redditi dei protettori, la previdenza, l'impiego della : legge sulla violenza sessuale. ! per evitare abusi e ricatti. Noi Slamo qui anche per ascoltare ; altri suggerimenti... Rossana' Branciforti rileva tra l'altro le ' : grosse difficoltà che le prostitute incontrano nei tentativi1, di uscire dalla sacca d'emarginazione, di inserirsi nel mon-, do del lavoro. Le -lucciole- che si sono ra- i dunate a Pordenone vengono', da città del Veneto, da 7Vie-l ste, da altre zone dell'Italia settentrionale. Non sono ancora coinvolte quelle del Sud, dominate da una sorta di remissione «Al Sud per il momento — ha detto Carla, pre- el ministro Fortuna, quello della comunista Branciforti • «Giula legge Merlin, ma bisogna parlare anche della previdenza» Sideri te del Comitato per i diritti civili delle prostitute — non abbiamo alcun contatto: ci rendiamo conto che l'emarginazione là è totale, le possl bilità di accesso alla cultura per una prostituta sono inesl stenti, le possibilità di aggre gazlone esistono soltanto nei confronti della camorra e dei la mafia. Comunque, terml nato questo convegno, ci rl promettiamo di prendere il treno e andare proprio in mezzo a loro, a cercare di far le maturare, di far loro pren derc coscienza dei loro di ritti». Le -lucciole- di Pordenone hanno avuto intanto altri contatti, al Nord. Nei giorni scorsi, Carla ha tenuto una relazione in una libreria di Milano, in una stazione della Metropolitana. «Ero stata invitata. L'indomani abbiamo incontrato sorelle milanesi. Loro sono d'accordo con noi, dicono che abbiamo coraggio. Ma altre non ne hanno, di coraggio, specialmente quelle che hanno figli e temono la revoca dell'affidamento», 1, , Dopo il tentato suButicchi: per scongPISA — Lo sussurrano leinfermiere del reparto: -Bu-ticchi piange spesso-. E' comprensibile, è umano. L'assistenza continua della moglie e della liglia, la circostanza di aver salva la vita, la visita di amici da ogni parte d'Italia Dopo il tentato su A Firenze, fa presente la presidente del Comitato, c'è comunque un collettwo delle prostitute, del quale si occupa Pina, e anche a Milano è stata designata una rappresentante. Carla dice che le resta tanto da fare. «Ma non pensate che io voglia dedicarmi alla politica, per carità. Quando avrò finito tutto, mi ritirerò in campagna, con i miei cani». In mezzo alle soddisfazioni sin qui raccolte, le rimane un rammarico: che non si sia visto il sindaco di Pordenone al cinema teatro - Verdi-, in occasione del convegno. «Lo dico a titolo personale: un sindaco che va a inaugurare anche i marciapiedi, non è venuto a portare un saluto qui». L'ultima relazione su «Prostituzione Anni 80- e quella del sessuologo professor Giovanni Caletti. Questo, osserva Caletti, è il convegno delle -lucciole-, «ma soltanto di quelle che battono il marciapiede, che si espongono a tutti 1 rischi fisici e morali: non c'è presenza della prostituzione sommersa, costituita da quel icidio le condizioni d le donne che simulano costantemente un cerio tipo di perbenismo». Poi. le conclusioni. Pia, il viso tirato, dice che si è organizzato questo convegno -per vedere a che punto si era arrivati dopo quattro mesi di battaglia», e verificare l'impegno di esponenti politici. A quelle femministe che sono in disaccordo su questa lotta rivolge un inirtto a «riflettere su cosa significa veramente prostltu zione». Pia dice: «Non ci fare mo dimenticare, e chiediamo che si finisca di guardarci come diverse. Noi rivendichiamo diritto e rispetto della dignità e dell'Integrità fisica, garantite a tutti i cittadini Italiani». Nel commiato del Comitato per i diritti civili delle prostitute, una polemica a proposito dell'assenza del sindacato. Per alcune donne, rileva una portavoce del Comitato, la prostituzione è l'ultima spiaggia della disoccupazione femminile. . Giuliano Marchesini ell'industriale miglio

Persone citate: Caletti, Fortuna, Loris Fortuna, Merlin, Rossana Branciforti, Sideri, Verdi