Ore 18: una settimana fa l'inferno

CRONACA CRONACA Un mesto pellegrinaggio davanti alle porte annerite del cinema, mentre a Torino esplode la polemica Ore 18: una settimana fa, l'inferno Se l'incendio scoppiasse in un istituto di riposo? La città non si è anco ! Davanti al cinema «Statuto», ra ripresa dalla tragedia - Sal ieri pomeriggio alle 18, tanti fiori ale chiuse, pochi spettatori, m e una folla mesta per ricordare i 64 alinconia e paura - In via 64 morti di domenica scorsa Cibrario la gente guarda con E' di nuovo domenica, ed ho visto ragazzi incontrarsi sui portoni, alle fermate del tram, un bacio rapido, un ciao. E poi via. la mano nella mano, verso un pomeriggio di sorrisi. Come sette giorni fa. M'è tornata dentro l'angoscia per quei ragazzi che. allora, mano per mano, sono andati pieni di sorrisi verso la morte che aspettava. Ed in questa domenica nuova, Torino non è più la stessa. Non'lo è negli sguardi della gente, non lo è nella lolla che c'è in via Cibrario. non lo è nei ricordi di tutti che. tutti, in quel fumo e in quell'angoscia hanno lasciato un parente. ! un amico, un conoscente, un qualcuno che magari per un attimo solo era passato vicino. Cinema e pizza, il pomeriggio di tanta gente alla buona, il rito di sempre per i ragazzi con tanta allegria e pochi quattrini, son diventati d'improvviso incubi vischiosi che non vanno più via. Passera il tempo, le emozioni appassiranno, come è necessario — non potremmo vivere, senza dimenticare — ma per chi ha ! visto, per chi ha solo sentito, ' per chi ha letto i giornali, per chi ha parlato con gli amici, febbraio del 1983 avrà un nome solo: cinema Statuto. Sta venendo buio e l'orologio si avvicina a quell'ora. Via Cibrario è piena di gente, auto in coda, quasi processione. 1 Volti tesi, davanti a quei fiori | appoggiati ai muri anneriti. I Non si fermano, passano. Uno i sguardo e poi vanno. Vanno 'via da quelle porte nuova! mente chiuse, e negli occhi c'è 'il fumo che si alza nerissimo. 'ci sono le immagini viste sui 1 giornali. Tornano olle orecchie l'urlo delle sirene e le grida affannate dei soccorsi, si risentono le voci concitate, incredule: due morti, otto, quindici, trenta, sessanta, sessantaquattro. La tragica conta si ferma, arriva il silenzio. Un silenzio che resta nel cuori anche ora, ch'è domenica di nuovo e non si ha voglia di andare a ballare: Torino ritorna alla vita di gativo — afferma uno dei gestori —. Normalmente di sabato sera questo film avrebbe dovuto attirare come minimo 2500 persone. D'altronde non sono passati neppure otto giorni e la gente è ancora choccata». «I rischi ci sono in qualsiasi posto — interuiene la cassiera, Marisa Santin —. Le disgrazie accadono dappertutto. Un po' di preoccupazioni e pensieri per noi che facciamo questo mestiere ci sono, questo e logico. Si è meno tranquilli. La vita però continua; per un po' rimarrà questo pensiero. Poi piano piano, molto gradatamente la gente tornerà ad andare al cinema. Nessun cinismo in quanto detto, solo la constatazione di una verità». b Ivano Barbiero e manifestazioni della sgomento lo «Statuto» 1 sempre, ma piano, pianissimo. Nel cinema, certo, qualcuna Alla Fiera, certo, qualcuno. Anche ressa, anche voci allegre, Basta non pensare. Poi. una sola parola, riconduce a quelle ore tremende sul sagrato del duomo: da dentro esplòdono urla selvagge di chi non ha che il proprio dolore. 1 microfoni versano addosso a chi attende, da ore. nel freddo, lacrime roventi di chi s'è visto strappare ogni cosa. E la domenica passa cosi, fra una risata e un fazzoletto bagnato, cercando di essere «normali- e ritrovandosi 11. in via Cibrario «soltanto un momento, per vedere-. Soltanto un momento per dire a quei ragazzi, a quella gente che ormai non potrà più sentire, che Torino non vuole lasciarli nel buio, nel freddo, da soli. Torino continua la vita, ma il suo pianto lo porta dentro, lo porterà dentro per sempre. Quei morti sono nel cuore di ognuno di noi. mab. Lezioni nelle sc Denuncia delle asslidi: «L'autorità co E se l'Incendio scoppiasse in un Istituto di riposo? Risponde Francesco 8antanera: 'Non credo di poter essere tacciato di "terrorismo Informativo" se sostengo che, purtroppo, In tanti casi, sarebbe una strage*. Santanera. torinese, è il presidente nazionale dell' Unione per la lotta contro | t'emaroina^ione sociafe: un uomo ed una organizzazione ben noti in Italia per tante battaglie a favore di bambini, handicappati, anziani. « Oggi, dopo l fatti dello Statuto, si muovono In tanti — spiega—per controllare sale e luoghi di ritrovo. Sono stati1 presi l primi provvedimenti. Però, ancora una volta, almeno stando alle notizie giornalistiche, nessuno ha pensato a verificare se anche gli Istituti assistenziali per minori, Invalidi e anziani rispettino le misure di sicurezza*. uole medie con tan ociazioni di tutela degli anziani e degli ima ntrolli anche la sicurezza di istituti e ospizi» ospizi» ospizi» ospizi» Santanera non ne parla da oggi, mentre 1 tragici fatti di via Clbraio sono ancora vivi nella memoria di tutti. La sua denuncia parte da lontano, anche se è rimasta sino ad ora solo una voce nel deserto. Ne ha trattato ampiamente, ad esempio, anche In un libro sul «superamento della casa di riposo» scritto con Marisa Pavone e pubblicato nel settembre dello scorso anno: «La mancanza di norme di legge specifiche per le case t riposo, la carenza di controlli da parte del vigili del fuoco, l'assenza di collegamenti organici fra questi e i Comuni (preposti alle autorizzazioni edilizie) fanno si che, salvo casi molto rari, gli istituti siano assolutamente privi del requisiti die garantiscono da un lato la prevenzione degli incendi, dall'altro efficaci sistemi di allarme e di Intervento*. Contrariamente a quanto è stato sostenuto da tutti in questi giorni a proposito delle sale cinematografiche, per gli Istituti di riposo n jn esistono norme di legge specifiche in materia di prevenzione degli incendi, «/n genere, i vigili del fuoco devono fare riferimento, per la concessione del nulla osta iì* esercizio — ricorda —, alle disposizioni di legge vigenti per gli alberghi e le case di cura private. Nella legislazione statale non esiste neanche una norma che preveda l'obbligo di richiedere una preventiva autorizzazione a funzionare. Non c'è, quindi, da stupirsi se molti istituti sfuggono ai censimenti e all'azione di vigilanza *. L'Unione contro l'emarginazione sociale sta valutando l'opportunità di presentare un esposto alla Pretura. Mario Tortello ti consigli e spiegazioni per i ragazzi

Persone citate: Cibrario, Ivano Barbiero, Mario Tortello, Marisa Pavone, Marisa Santin, Santanera

Luoghi citati: Italia, Torino