Jaruzelski vuol dividere la Chiesa Un progetto che non riuscì a Stalin

Jaruzelski vuol dividere la Chiesa Un progetto che non riuscì a Stalin Jaruzelski vuol dividere la Chiesa Un progetto che non riuscì a Stalin Nelle dichiarazioni tati dal regime se Neil intervista rilasciata nei giorni tors' ali oryano ufficiale del pc ungherese .Uepszabadsag». il generale Jaruzelski na definito «un evvenimento importante» la visita in giugno di Giovanni Paolo II in Poionia, ribadendo Quanto giorni prif.a aveva dichiarato al Sejm il ministro oegii Esteri Olszowski fprincipaie esponente della tendenza fiicrsovwiica del pc polacco), il presidente della giunta militare na espresso una certa soddisfazione per gli attuali rapporti tra la Onesa e il regime, precisando one .potrebbero essere ancora migliori» na aggiunto che all'episcopato e ai governo spettano compiti comuni, non solo per la buona preparazione della vrsrta papaie, ma anche per evrtare Ih futuro al Paese .tensioni e contimi». Lo scopo di queste dichiarazioni e evidente: al regime preme domostrare che la Chiesa cattolica accatta la normalizzazione, a cominciare dal suo primate da poco insignito della porpora cardinalizia. Come ha sostenuto il deputato cattolico Joszef Jablocki, «la viula del ufficiali si dice che i rapporti sono buoni - Ma i «mass-media» pilominano confusione presso la popolazione - Il viaggio del Papa Papa costituirà la prova della normalizzazione del Paese e mostrerà al mondo che la Polonia esce finalmente dal suo isolamento»; non sfugge neppure il fatto che l'assenso del governo alla venuta del Papa vuole essere un gesto distensivo nei confronti dell'intera popolazione. Tuttavia i rapporti tra la Chiesa e il regime non sono né cosi limpidi né cosi lineari come Jaruzolski vorrebbe far apparire. E' in atto ormai da molti mesi una campagna che passa soprattutto attraverso i massmed/a e che tende a seminare contusione, sospetti, divisioni e sfiducia tra i cattolici polacchi; lo stesso Glemp ha denunciato II comportamento degli organi d'inlormonone che più volte hanno travisato il contenuto di talune sue dichiarazioni. Il settimanale «flusskaja Mysl» (esce in russo a Parigi ed è assai vicino ai dirigenti di Solidarnosc esuli nella capitale francese) denunciava recentemente resistenza di un'«Operazione kruk» (in polacco vuol dire corvo), diretta dalla polizia politica: essa ha il compito di dilfondere il concetto di ksladi ekstremlst. prete estremista, creando l'idea che la maggioranza del clero e la quasi totalità dei vescovi stanno dalla parte delle autorità, mentre solo un'esigua minoranza si oppone al compromesso: il clero è diviso in «estremisti» e «lealisti»; I primi devono essere progressivamente emarginati dalla comunità dei credenti e poi, una volta isolati, saranno repressi. L'operazione prende di mira, per ora, quei sacerdoti che sono stati più vicini a Soiidamosc e che attualmente sono sospettati di collaborazione con le strutture clandestine di quel sindacato; in ogni voivodato, esclusa la capitale, sono stati compilati ulencnl di «preti estremisti»; tra di loro vi è anche ,un vescovo, quello di Torun, Tokarezuk, considerato dal potere un avversario Irriducibile. Persino il teologo Tlschner (autore di Sondartele come etica, pubblicato anche In Italia) sarebbe stato Incluso nelle liste degli «estremisti» di Cracovia, per essere però subito dopo depennato, data la sua grande notorietà. I sacerdoti sospetti vengono pedinati, fermati, perquisiti, latti segno a telefonate minacciose e a scritte murali insultanti. Si creano retteli informatori, servendosi persino di sacerdoti ricattabili sul piano della condotta privata Non pochi sarebbero stati gli arresti in provincia, specie negli ultimi mesi. Come si vede, ci si trova di Ironie a una duplice politica: quella pubblica, improntata allo spirito del compromesso se non della possibile «conciliazione»; quella semi clandestina improntata alla persecuzione e alla divisione, da parte del regime. E' una politica frutto sia dell'impossibilità del regime militarista di scatenare una guerra frontale contro la Chiesa polacca (già perduta negli anni staliniani) sia, anche, delle difficoltà che la Chiesa Incontra dopo la indubitabile scondita subita in Polonia dal libero movimento sindacale. Piero Sinatti

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Glemp, Jaruzelski, Piero Sinatti, Stalin

Luoghi citati: Cracovia, Italia, Parigi, Polonia, Torun