Mash finisce, l'America piange

Mash finisce, l'America piange Dopo undici anni termina la popolare serie di telefilm ambientati in Corea Mash finisce, l'America piange Domani l'ultima puntata - Il caso del protagonista Alan Alda, strapagato dalla Fox per non fare il cinema DALLA REDAZIONE DI NEW YORK ' NEW YORK — Alla tenera età di 11 anni, dopo aver vinto ben 14 -Emmy., l'equivalente dell'Oscar, il programma tei*; visivo di maggior successo della storia americana chiude i battenti. Domani andrà in onda il suo ultimo episodio, e tutta l'America si raccoglierà davanti ai televisori, a ridere, piangere e ricordare. Per trenta secondi di pubblicità, gli inserzionisti pagheranno l'incredibile cifra di 450 mila dollari, quasi 700 milioni di lire. All'evento, Newsweek ha dedicato addirittura la copertina, e Time tre pagine di foto e commenti. La trasmissione è Mash, l'InterminabUe sceneggiato nato dal fortunato film di Altman, oggi un classico del piccolo e del grande schermo. In 11 anni, essa ha finito per diventare una pagina importante del costume americano del dopoguerra. Al quarantaseleslmo posto nell'indice dei gradimenti al suo debutto (era 11 17 settembre del '72), negli ultimi mesi si era Insediata solidamente al terzo, Uopo essere stata al primo per parecchi anni. Nella graduatoria la precedono attualmente solo Sessanta minuti, un bel giornale televisivo, e l'implacabile Dallas. 6u Mash gli americani hanno versato fiumi d'inchiostro. Come noto, l'azione è ambientata nella guerra di Corea, ma le situazioni e i personaggi sono in>realtà quelli della guerra del Vietnam. Protagonista è il chirurgo del reggimento (Alan Alda) circondato da una eccezionale galleria di compagni, tra cui 11 maggiore delle ausiliarie femminili «Hot Lips», labbra calde (Loretta SWift). Per il suo genere, il programma è sempre stato misurato, mal volgare, e sempre con un «messaggio, posi- tivo. Porse è questo che lo ha reso tanto popolare. In Mash Alda è stato piti che il protagonista. Questo attore, che non è molto noto al pubblico europeo, ma in America rappresenta i più ge¬ nuini valori nazionali, non ha solo recitato, bensì anche diretto, e concepito, moltissimi episodi. Figlio di italiani, con una vita personale irreprensibile (è ritenuto il marito e padre di famiglia ideale). Alda ha propugnato sovente cause poco gradite &ÌYestablishment, dal pacifismo al femminismo. Che la sua presenza fosse indispensabile lo ha confermato la casa produttrice di Mash, la Fox, che negli ultimi tempi lo ha pagato 5 milioni di dollari. 7 miliardi di lire all'anno, pur non di non cederlo interamente al cinema. Ma Alda è il primo a sottolineare il contributo dato dall'intero cast e dai ricercatori per 1 vari soggetti. 'Nel sessanta per cento del casi, ci siamo ispirati a. eventi autentici, tratti dagli archivi delle forze armate: e abbiamo sfruttato la consulenza di plotoni di medici e soldati per essere verosimili: All'inizio, pochi hanno creduto nel successo di Mash. La guerra del Vietnam spaccava l'America in due, imperversava lo scandalo del Watergate e l'argomento sembrava troppo delicato. Ma in un regno — quello della televisione — dove dominavano la risata facile e 11 cattivo gusto, 11 programma era destinato a distinguersi. I tre produttori, Oelbart, Metcalfe e Reynolds, hanno avuto il merito di non arrendersi mai. Cosi oggi Time scrive con qualche esagerazione che il personaggio di Alda riassume insieme l'uomo delle vecchie e delle nuove frontiere. Domani l'America si sentirà orfana, dopo il gran finale di Mash (due ore e mezzo di trasmissione). Come in un avanspettacolo, sfileranno in scena i personaggi in cui tutti hanno potuto identificarsi: la figura del padre, del figlio, dell'amico, del buono, del cattivo, dell'imbroglione. Sarà una grossa perdita anche per gli attori. Loretta Swift. che pure è già prenotata per una lunga serie di film televisivi ha ammesso che le mancherà molto la dura fatica quotidia* na, la cameraderie dei compagni. 'Siamo maturati insieme — ha detto —. Non ci era mai passato per la testa che non saremmo anche invecchiati insieme». F i Foto di gruppo per l'addio di M.A.S.H. con il protagonista Alan Alda al centro

Persone citate: Alan Alda, Altman, Loretta Swift, Metcalfe, Reynolds