I profughi palestinesi di Sidone minacciati d'espulsione dal Libano

I profughi palestinesi di Sidone minacciati d'espulsione dal Libano Si estende la campagna di intimidazione di «gruppi armati» ai civili I profughi palestinesi di Sidone minacciati d'espulsione dal Libano SIDONE — Si è estesa da alcuni giorni ai villaggi della costa fra Sidone e Tiro la campagna per spingere le famiglie palestinesi a tornare subito nei campi profughi. Prima circoscritte a Sidone e alla sua periferia cristiana, le minacce ora arrivano agli abitanti palestinesi anche dalle località sciite vicine alla costa e a quelli di Tiro dove — secondo un'organizzazione umanitaria — da mercoledì circolano volantini antipalestlnesl. Mohammed Ohadar, responsabile dell'organizzazione sciita Amai nel Sud Libano, afferma che le intimidazioni sono 'illegali e inumane- e aggiunge: 'Alcuni palestinesi sono venuti a parlarmi per sapere da me che cosa dovessero fare. Li ho convinti a restare, affermando che mi faccio garante della sicurezza di tutti i palestinesi innocenti. i quali con l'Olp non hanno nessun legame-. Nell'ufficio che a Sidone ha l'Unrwa (l'ufficio delle Nazioni Unite per i soccorsi ai profughi palestinesi) c'è allarme per la campagna in atto. Il direttore dell'ufficio, Derek Nichols, afferma che in questo momento sono una settantina le famiglie palestinesi, di Sidone e dintorni, che hanno lasciato le case per rifugiarsi da parenti oppure nel campo profughi di Ain-Heloue. A New York Olof Rydenbeck, alto commissario della Unrwa, ha dichiarato di sperare che venga rinforzata la sicurezza per 1 profughi palestinesi nel Libano meridionale: -Dalle autorità israeliane ho ricevuto una risposta mol- to positiva. Mercoledì il mio rappresentante ha incontrato il comandante israeliano neSud Libano, che ha garantito: le forze ebraiche della difesa interverranno per impedire eccidi e soprusi. L'esercito israeliano è l'unica forza che sta proteggendo i profughi palestinesi dai numerosi gruppi arabi armati nel Sud Libanoper paradossale che ciò possa sembrare-. Rydenbeck ha aggiunto che in un mese sono stati .trovati15 cadaveri: 6 sono stati iden-tificati come profughi palestinesi. Ha poi parlato delle minacce di morte, talora seguite da esecuzioni, rivolte da «gruppi armati» contro i profughi installati nei villaggper costringerli a chiudersnel campo profughi già sovrappopolato di Ain-Helque. Se nel campo di Haln-Heloue (dove ci sono circa 18 mila palestinesi) l'esercito israeliano fa la ronda per la sicurezza, sulle alture di Sidonenel campo di Mieli-Mieli, la situazione è più precaria. I 1500 abitanti (per lo più donne, bambini e persone anziane) vivono nel terrore in seguito allo scoppio, l'8 febbraiodi una bomba che ha distrutto una quarantina di abitazioni. Il responsabile del Comitato sociale e umanitario dice'La popolazione vive in tensione. Nessuno esce dal campo nemmeno per andare a lavorare perché bisogna attraversare un posto di blocco delle forze libanesi (le milizie falangista, un altro delle milizie dSaad Haddad e inoltre a Salda possiamo venire attaccatdai banditi'- Giovedì a Sidone, per la prima volta, è stato diffuso un volantino contrario alle minacce rivolte ai palestinesiFirmato dal Fronte della Resistenza nazionale libaneseammonisce «ogni persona che abbia relazioni con le forze di occupazione- e si dichiara contrario «a tutti i metodi utilizzati dalle milizie fascistedecise a scacciare i civili palestinesi e i libanesi disarmati-

Persone citate: Derek Nichols, Haddad, Mohammed Ohadar, Olof Rydenbeck

Luoghi citati: Libano, New York