Vigile A giudizio: peculato

Vigile q giudizio: peculato Vigile q giudizio: peculato Accusato di aver trattenuto 200 mila lire di multe - Imputati per omissione di atti d'ufficio anche comandante e vicecomandante Pietro Marengo, un vigile urbano in servizio alla Crocetta, e stato rinviato a giudizio dal sostituto procuratore Fassio per peculato. E' accusato di aver trattenuto il danaro delle multe per una somma di 200 mila lire. Al processo compariranno, in veste di imputati, anche il suo caposezione alla Crocetta, Mauro Pieranni. il comandante dei vigili Francesco Galletta e 11 vlcecomandante Guglielmo Della Corte. A mettere in moto la macchina della giustizia è stata una denuncia anonima, arrivata alla procura della Repubblica nell'aprile dell'82. Il sostituto procuratore Fassio. incaricato dell'inchiesta, chiese al comando dei vigili di svolgere le prime indagini sul «civich» Infedele. Pietro Marengo risultava effettivamente «in ritardo» sul versamenti del denaro delle multe. Prima ancora di consegnare l'Importo delle multe di un bollettario non ancora esaurito se ne faceva dare degli altri. Le Informazioni fornite dal comando del vigili non hanno però soddisfatto il magistrato che ha fatto ulteriori indagi¬ ni, anche perché sul suo tavolo è arrivata un'altra denuncia. Sono partite le comunicazioni giudiziarie per il caposezione e i massimi responsabili del corpo. Ieri, a conclusione di un'istruttoria sommaria, la decisione di rinviarli tutti a giudizio per «omissione di atti d'ufficio»: avrebbero cercato di «coprire» l'impiegato L'accusa nasce probabilmente da una circostanza: è passato del tempo prima che i superiori contestassero a Pietro Marengo il ritardo con cui consegnava 11 provento delle multe. DI mezzo ci sono anche i bollettari nuovi, consegnati prima ancora che fosse esaurito l'ultimo utilizzato dal vigile. Appresa la notizia del rinvio a giudizio il vicecomandante Della Corte si è mostrato sorpreso: «Sono tranquillo, anche se profondamente amareggiato, per un'accusa simile, dopo 25 anni di servizio. Avevo già riferito alla magistratura l'osi to delle nostre indagini-. it Stefania Scicchitano, 17 anni, via Tofane 92/9, mentre rincasava da scuola, in corso Peschiera è stata investita dn una A 112 guidata da Mariella De Paoli, 37 anni. Ha riportato traumi al cranio, all'addome, ferite al viso e fratture al femore sinistro. I medici del Martini, di via Tofane, l'hanno ricoverata con riserva di prognosi. ìiiiiiiiiimiimiiiiiiiimiiiiini imiiiiiiiiiIl presidente nazionale del sodalizio «Ragazzi del 99» ci scrive: «Vorrei pregarvi di dare una mano affinché l'ex re venga aiutato a rientrare in Italia; scrìvo con animo accorato per un uomo che paga le colpe di suo padre. •Io, giovane tenente, da Novara fui prescelto e trasferito al 92' reggimento fanteria, in corso IV Novembre a Torino, ove il prìncipe, colonnello, compiva il suo anno per la promozione al grado di generale. Conobbi l'uomo, e mi accorsi ch'era di carattere buono, gioviale e che amava vederci corretti sull'attenti, sema il fastidioso atteggiamento del saluto romano. Durante la guerra, nel 1943, chiese invano di essere paracalli lato nel Settentrione per inquadrarsi con i soldati della Resistenza. Dopo le elezioni della Re-\ pubblica, salutò cordialmente tutti e frettolosamente sali sull'aereo per raggiungere l'esilio in Portogallo. Non crediamo die lo si voglia vedere morire in terra straniera. Dopo le leggi approvate in breve tempo per i pentiti che ìuxnno usalo le armi contro lo Stato ed hanno commesso crimini contro persone innocenti si potrebbe affrettare anche la causa costituzionale per il suo rientro inpatria. «Il presidente della Repub-

Luoghi citati: Italia, Novara, Portogallo, Torino