Goria e Bodrato «Non ci saranno nuove stangate»

Goria e Bodrato «Non ci saranno nuove stangate» Sul disavanzo dello Stato Goria e Bodrato «Non ci saranno nuove stangate» Visentim-bis alle ultime battute ROMA — E' alle ultime battute l'esame della Visentinl-bis da parte della commissione Bilancio della Camera, riunita in seduta deliberante. Il provvedimento dovrebbe essere votato nella giornata di oggi e poi passare subito al Senato per la definitiva conversione in legge. Sempre alla Camera, si fa più serrato il dibattito alla commissione Bilancio sulla finanziaria. Dopo il preoccupato intervento del ministro del Tesoro Goria sull'andamento della spesa pubblica, ieri è stata la volta del ministro del Bilancio Bodrato, il quale ha ammonito che il ribasso del prezzo del petrolio non può e non deve essere considerato una «panacea» dei mali dell'economia italiana. Già la settimana entrante il governo si riunirà per decidere gli interventi necessari a contenere il disavanzo a 70 mila miliardi a fine '83. Entro il 10 marzo si dovranno ripresentare i decreti sulla sanità, la previdenza e la spesa pubblica. E' probabile quindi che queste misure vengano modificate ed inasprite. Per 1 tlckets, in particolare, si ritornerebbe alle proposte originarie. Si ripenserebbe anche all'Ipotesi del non pagamento del primo giorno di malattia. Questi ritocchi consentirebbero un recupero di alcune migliaia di miliardi. Un ulteriore e consistente gettito dovrebbe venire dalla fiscalizzazione dell'imminente nuovo ribasso della benzina, sia per il calo del dollaro, sia per le decisioni Opec. Il ministro del Tesoro, invece, prima di partire per Londra, ha voluto, sia pure in via informale, ridimensionare le cifre sullo sfondamento del tetto. Non sarebbero 10-15 mila miliardi, ma 3-5 mila miliardi, recuperabili con operazioni fisiologiche e non con nuove stangate. Sulla esatta entità del deficit, in ogni caso, se ne saprà di più nei prossimi giorni, quando Goria consegnerà al Parlamento il rendiconto di cassa. Ma l'allarme sulla spesa pubblica 6 ormai scattato e tutti i partiti, chiaramente da diverse angolazioni, hanno sollecitato interventi tali da riprendere il controllo finanziario e da mantenere il deficit entro «quota 70 mila». Tornando alla Visentini-bis, la novità dell'ultima ora è l'emendamento proposto dal ministro delle Finanze, Forte, che avvicrebbe a soluzione la questione del trattamento fiscale degli interessi sui conti correnti interbancari apertasi questa settimana: nell'emendamento Forte, si precisa che la ritenuta d'acconto andrà commisurata solo alla differenza fra gli interessi risultanti alla chiusura dei conti delle banche. Il problema era nato perchè si era prospettata la possibilità di interpretare le norme vigenti nel senso di sottoporre a ritenuta l'intero ammontare degli interessi. Una disposizione del genere aveva già provocato numerose proteste, ultima quella del vicepresidente della Confindustria, Pietro Marzotto. e. p. I ministri Goria (Tesoro) e Bodrato (Bilancio)

Persone citate: Bodrato, Goria, Pietro Marzotto

Luoghi citati: Londra, Roma