Otto pesanti capi d'accusa contestati a Klaus Barbie

pesanti capi d'accusa contestati a Klaus Barbie Il giudice istruttore ieri dal «boia di Lione» pesanti capi d'accusa contestati a Klaus Barbie DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — L'isolamento di Klaus Barbie, il «boia di Lione», nella prigione di Saint Joseph è stato rotto ieri dalla visita del giudice istruttore Christian Riss che ha notificato formalmente all'ex capo della Cestupo della regione j lionese gli otto capi di accusa presentati contro di lui. Si tratta di una lunga, meticolosa enumerazione di arresti, torture, deportazioni, fucilazioni. Vittime centinaia di persone, uomini donne e bambini ilei quali gran parte ebrei, finiti nelle camere a gas di Auschwitz c Ravcnsbruck. In totale, sono 294 persone uccise direttamente durante le retate della Gcstapo a Lione e dintorni tra il 1943 e il 1944 (e fra queste vittime c'è anche il padre dell'attuale ministro della Giustizia Badin. ter) oltre a 650 deportazioni. Sono questi i «crimini contro l'umanità» (massacri, assassinii, deportazioni, genocidio) che non possono andare in prescrizione e dei quali Barbie sarà chiamato a rispondere al processo. La lista sarà forse ulteriormente allungata, ma dalla procura di Lione è giunta una precisazione secondo la quale le autorità ricordano seccaniente che all'ex capo della Gcstapo non saranno presen¬ tati altri conti. Non saranno conteggiati cioè quei «crimini di guerra» contro i resistenti per i quali Barbie era già stato condannato a morte in contumacia nel '52 ma che sono ormai caduti in prescrizione. Klaus Barbie. dunque, non sarà processato ad esempio per l'uccisione di Jean Moulin, il personaggio-simbolo della Resistenza francese finito nelle sue mani in modo mai chiarito completamente. Barbie è stato interrogato ieri per tre ore dal giudice Riss a proposito di questi otto capi di accusa. Secondo quan- to ha dichiarato il suo difensore d'ufficio. l'avvocato Alain de La Servette, presidente dell'ordine forense di Lione, l'ex responsabile della Gestapo ha risposto sommariamente alle richieste di precisazione del giudice su sette delle otto accuse formulate contro di lui delle quali era a conoscenza. A Barbie è invece giunta nuova l'ottava imputazione, riguardante la deportazione di 55 ebrei (fra cui 52 bambini) avvenuta a Izieu. L'avvocato de La Servette non è stato in grado di precisare se risponde a verità la voce secondo cui il «boia di Lione» vorrebbe affidare la propria difesa alla figlia, che è avvocato in Austria. Il legale ha soltanto rivelato che alla procura di Lione è giunta una richiesta per un permesso di visita presentato dalla figlia di Barbie. -Questo permesso dovrebbe essere accordato rapidamente», ha concluso l'avvocato francese. Negli ambienti giudiziari di Parigi e di Lione si avanza l'ipotesi che Klaus Barbie chiederà di essere difeso da un collegio di avvocati tedeschi (fra I quali potrebbe esserci anche la liglia) specialisti nelle cause per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. p, pat. lione. L'avvocato Alain de la Servette, difensore di Barbie, giunge alla prigione di St-Joseph e mostra il lasciapassare ai guardiani prima del colloquio con l'ex capo della Gestapo (Tclcfoto)

Persone citate: Badin, Christian Riss, Jean Moulin, Klaus Barbie

Luoghi citati: Austria, Lione, Parigi