Processo Negri, 4 anni dopo di Giovanni Cerruti

Processo Negri, 4 anni dopo Processo Negri, 4 anni dopo (Segue dalla l'pagina) sto dibattimento, evitando motivi di rinvio che. tuttavia, potrebbero avere altrove lu loro ragione di essere-. -Quindi la Corte si trova nella necessità — prosegue l'ordinanza — di non far slittare questo dibattimento e di garantire, per l'esattezza di non precludere, legittima facoltà. A queste esigenze si può sopperire — è la conclusione — anche alternativamente attraverso l'opera degli imputati che possono eventualmente rinunciare alla presenza in quel dibattimento, facendo proporre le istanze ai difensori; o attraverso l'opera del presidente di questo collegio che è autorizza to a non concedere il nulla osta per la traduzione a Milano degli imputati» L'ordinanza ha sorpreso tutti, ma non si sono avute reazioni particolari. In ioiuio. a parte l'imprevisto, imputali e loro difensori si soli sempre battuti per ottenere il processo quanto prima. Sono passati quasi quattro anni, e anello se l'avvocato Giuliano Spaz' zall sostiene che la -sospensione era necessaria-, altri del collegio di difesa affermano che forse 6 meglio cosi: -L'importante è che il processo continui-. E oggi toccherà alla costituzione delle parti, forse ài rituale della lettura del cupo d'Imputazione, alle prime eccezioni. Dei 71 imputati rinviali a giudizio, Ieri mattina in aula ne erano presenti 28: quattordici detenuti, altrettanti in libertà provvisoria. Assenti, dunque, quattordici latitanti, sei detenuti e altri 23 a piede libero. Negri, per ultimo, è entralo nella gabbia numero 3. quella che durante il processo Moro era occupata dagli .irriducibili, delle Brigate rosse. Con lui Lucio Castellano. Arrigo Cavallina. Giustino Cortiana, Mario Dalmaviva. Luciano Ferrari Bravo. Alberto Funaro, Paolo Pozzi, Gianni Sbroglò, Franco Tommci ed Emilio Vesce. Nella gabbia accanto, ia quattro, due detenuti .differenziati, perche ritenuti pericolosi. Sono Rossano Cochls. qui imputato marginale, malavitoso milanese cresciuto nel quartiere della Comasina. dove Renato Vallanzasca l'ha assoldato; e Francesco Bellosi, altro milanese, terrorista di Prima linea. Assente — e ha fatto sapere che al processo mal verrà — Maurice Bignami, bolognese ora sotto processo a Firenze, già capo di Prima linea, responsabile di assassinii tino a quando venne arrestato dopo una rapina al danni di una gioielleria di Torino. Grandi saluti tra imputati detenuti e imputati da poco tornati in libertà. Tra i più festeggiati, l'ultimo degli scarcerati, il discografico milanese Jaroslav Novak, frenetico e scattante, elegante con panciotto ed enorme papillon azzurro. In londo all'aula, nel recinto degli imputati in libertà provvisoria, Giovanni Caloria, insegnante milanese, ò sempre rimasto seduto, una parente accanto. Era Novak a portargli 1 saluti di Negri e gli altri, a spiegargli cosa stava accadendo in aula, come è fatta l'aula: Caloria è cieco dalla nascita. Camicia azzurra slacciata, giacca beige, Negri si è presentato con aria seria e distesa. Anche gli altri detenuti, durante l'udienza, si sono voluti mostrare come persone che non hanno nulla a che vedere con l'Immagine del terrorista che alza il pugno dalla gabbia, urla insulti al giudici, minacela giornalisti. Neppure dopo la lettura dell'ordinanza si sono scomposti. Solo Tommei se le presa con evidenza: -Ma come, cosi sono imputato in due processi contemporanei...-. Una voce dalla gabbia: -Non te la prendere, scoprirai dtavcreil dono dell'ubiquità-. Quasi tutti tra i quaranta e i cinquanta, nessun «capellone» e molti con i capelli già bianchi, gli imputati ora attendono l'appuntamento con gli Interrogatori. Tra loro, come Mario Dalmaviva e Luciano Ferrari Bravo, c'è chi in quasi quattro anni e stato interrogato una volta sola. Si avvicina il momento delle contestazioni, delle accuse che per alcuni potrebbero essere da ergastolo. Dalla gabbia fanno sapere di essere pronti. Giovanni Cerruti PARIGI — Corrado Simioni. uno dei fondatori della scuola di lingue .Hyperion», e Bruno Rotolato hanno iniziato martedì scorso uno sciopero della fame a Parigi per attirare l'attenzione sulla sorte del presunto brigatista Vanni Mullnaris. detenuto in Italia da oltre un anno.

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Parigi, Torino