Moto, voglia di aria aperta
Moto, voglia di aria aperta Il mercato preferisce i bolidi, snobba i ciclomotori Moto, voglia di aria aperta Alle moto, quest'anno, è dedicato un intero padiglione di Expovacanze: segno che il settore «tira», che molti considerano questo mezzo come una vera alternativa all'auto. Un esemplo: 1'.enduro». E' un modello che unisce in sé le caratteristiche della moto fuori e su strada. L'ultimo nato della Yamaha, 11 Tenére 600, arrivato a Torino da qualche giorno, giusto in tempo per l'Expovacanze, ha vinto la Parigi-Dakar: potrà essere venduto soltanto per maggio, costerà cinque milioni. Moltissimi visitatori chiedono prezzi e Informazioni, allo stand confermano che questi «enduro» vanno moltissimo: sono modelli forti, robusti, non risentono degli sbalzi di temperatura. Sono molto usati per viaggi all'estero, anche nei luoghi dove si possono trovare sabbia o neve. Sempre alla Yamaha è esposto un cosino piccolo, che fa persino tenerezza: una moto per bambini, in tutto slmile a quelle per grandi; 48 di cilindrata, trasmissione cardanica, 40 km orari. Le giapponesi, linee ardite, colori sofisticati (quest'anno va molto il periato) cambio di modelli rapidissimo, tecnica superavanzata, continuano ad attirare gli appassionati. Il modello di punta della Honda è il VF 750 F, un condensato di tecnologia unito ad una linea maestosa e aggressiva, derivata dalle moto da corsa. SI vendono soprattutto le medie cilindrate (intorno ai 550) che costano sul cinque milioni. E le Katana Suzuki? Già il nome ha un indubbio fascino, che subisce anche il profano. I modelli poi, con quei colori forti, bianco, rosso, azzurro, nero, appagano prima di tutto l'occhio ed offrono, nella gamma delle cilindrate (da 550 a 1100) un'ampia possibilità di scelta per chi vuole spendere cosi 7 od 8 milioni. A proposito di prezzi, al salone è anche presente la moto più cara in assoluto che circo¬ la in Italia: è la Blmota, casa si Rimini, che «veste» la motocicletta: 1 motori sono giapponesi, il resto, carrozzeria, telalo, ruote (in magnesio) è italiano. Ci sono soltanto tre punti di vendita nazionali, uno è a Torino. Il prezzo di questa, che è un po' la Ferrari delle moto, velocità 250, 260 km l'ora, è 18 milioni. Una cifra da far restare senza fiato. Eppure, dicono allo stand, in venti giorni da che 11 modello è presente in città, ne sono già stati venduti cinque esemplari. E chi vuol comprare Italiano? Ma c'è la Guzzi, che al suoi tempi era il simbolo stesso della moto potente. Mentre le giapponesi cambiano modello ad una velocità impressionante, questa casa opera invece sotto il segno del classico. La novità più recente è il California 1000, il modello più Imponente della serie V7: deriva dalla versione a suo tempo realizzata per alcuni dipartimenti della polizia di Stato della California. Ha conservato tutte quelle caratteristiche particolari che la polizia Usa aveva esplicitamente richiesto: manubrio tipo «America» per una posizione di guida «tutto avanti», ampio Bellone con rlnghlerlna posteriore, pedane appoggiapiedi ripiegabili, lunga e sicurissima stampella d'appoggio laterale con molla di richiamo automatico, paraurti anteriore e posteriore, leva comando cambio a sinistra, freno a destra. Prezzo, 7 milioni e mezzo. Sempre italiana la varesina Cagiva, che offre moto da cross, trial, regolarità. Cilindrate da 125 a 350, prezzi da 2 a 3 milioni. Specializzati in medie cilindrate, stanno vivendo un ottimo momento. Allo stand dicono «Andiamo anche meglio dei giapponesi». Una curiosità: l'Italjet Ranger. E' una strana moto a tre ruote, con motore Piaggio da 90 o da 125, come la Vespa. Ha quattro marce, accensione elettronica, differenziale, è omologata per due posti, si può targare. Si usa soprattutto come fuori strada comodo, costa un milione e otto. E i motorini? Non vendono bene. Costano molto, non è più come ai tempi del vecchio, caro Ciao, che si portava via con un centinaio di mila lire. Adesso 1 prezzi sono notevoli, e per quelle cifre (un ciclomo tore costa almeno mezzo milione) i genitori preferiscono regalare al figlio promosso In terza media qualcosa che co stl meno. La Guzzi comunque sta lanciando una campagna di rilancio dei-motociclo, buone prestazioni e affidabilità, prezzi contenuti. Chi va In moto ha anche bisogno di un abbigliamento particolare: tute, stivali, cinture, caschi. La tuta moderna è spezzata (giacca e pantaloni) non Intera come si usava una volta; materiale, la pelle. Poi ci sono le tute da pioggia. Impermeabili ma che non impediscono la traspirazione: queste vanno acquistate di circa quattro taglie più grandi della propria, perché si indossano sopra gli altri indumenti. Una buona tuta in pelle costa 400-500 mila lire. I colori: nero classico, ma molto azzurro, rosso, bianco, anche abbinati.
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