Si riapre a Torino il «caso Maiocco»

Si riapre a Torino il «caso Maiocco» Per il gruppo la «legge Prodi» Si riapre a Torino il «caso Maiocco» TORINO — Il tribunale di Torino ha riaperto, in modo clamoroso, il «caso Maiocco», ammettendo alla legge Prodi, assieme alla Centrofin, anche la Sicmu che aveva dichiarato fallita nel dicembre '81. L'intero gruppo quindi ora potrà riaprire i battenti, dopo una vicenda giudiziaria che s'è trascinata quasi per oltre un anno. I legali di Maiocco, infatti, erano ricorsi contro la sentenza del tribunale nei primi mesi dell'82 e, a fine anno, la Corte Costituzionale aveva dato loro ragione. Il commissario straordinario per la Sicmu sarà nominato in brevissimo tempo dal ministro dell'Industria. Nato nel '63, sull'onda del boom dell'auto, il gruppo Maiocco (oltre 130 miliardi di fatturato nell'80; 1600 dipendenti che salivano a 6000 se si aggiungono le 40 aziende che facevano parte dell'indotto) era diventato in poco tempo un piccolo impero industriale e commerciale, in cui erano raggruppate 12 società che facevano capo alla Sicmu, una delle maggiori società di commercializzazione delie macchine utensili, e alla finanziaria Centrofin. Ma la vicenda giudiziaria è finita. Il legale del curatore fallimentare della Sicmu ha già deciso di chidere alla Barclays la restituzione delle somme pagate dalla Sicmu (circa 90 miliardi) prima del fallimento. Analoga richiesta ha avanzato la vecchia proprietà. SICMU sas di G.F. Maiocco Centrofin spe Cecmu spa Internine spa Metalleco spa C.L.M.spa Industriai Habitat ispa Imes spa Centro Immobiliare spa Ginnetti Osi spa Gianeiti Sud spa Sicurvie Nazionali spa TORINO Il tibl di Ti h i i

Persone citate: Maiocco

Luoghi citati: Torino