Bloccati centinaia di milioni per Angelo Rizzoli e Tassan Din

Bloccati centinaia di milioni per Angelo Rizzoli e Tassan Din Dal nuovo consiglio di amministrazione della società milanese Bloccati centinaia di milioni per Angelo Rizzoli e Tassan Din Pesanti interrogativi su un prelievo di 800 milioni a proposito dell'affare Sipra Alberto Rizzoli chiede al tribunale della libertà l'annullamento dell'arresto MILANO — Tra le carte inviate nel giorni scorsi dal direttore generale della Rizzoli, Giancarlo Mondovl. alla magistratura milanese per giustificare l'ammanco di 29 miliardi, c'è la copia fotostatica di un scheda contabile del gruppo editoriale. La scheda è intestata «operazione Sipra», porta poi una data, febbraio 1979, e contiene un unico dato amministrativo: un prelievo in contanti per 800 milioni. La firma in calce alla scheda appartiene alla persona che materialmente ha prelevato il danaro, e cioè 11 presidente e amministratore delegato dell'epoca Angelo Rizzoli. Secondo fonti giudiziarie è stato questo uno degli argomenti trattati due giorni fa nel cor so dell'Interrogatorio di Mon dovi, tenutosi a Milano nella caserma della Guardia di Finanza. Come mai la Sipra, società per le concessioni pubblicitarie, entra nella vicenda Rizzoli? Bisogna risalire proprio al febbraio del 1979 per trovare la risposta. In quel periodo tra il gruppo editoriale e la Sipra venne raggiunto un contratto pubblicitario, in base al quale quest'ultima garantiva un minimo di 15 miliardi e mezzo l'anno, per sette anni. In favore del settimanale Illustrato «Sorrisi e canzoni»; del supplemento illustrato del «Corriere della sera» e del quotidiano «L'Occhio» che veniva alla luce in quel periodo. L'accordo, va ricordato, non fu raggiunto molto facilmente: vi furono parecchie opposizioni in seno alla Rai (per 11 fatto che la Sipra appartiene alla Rai, che a sua volta possiede una testata concorrente di «Sorrisi e canzoni», 11 «Radlocorrlere Tv», vi furono interpellanze parlamentari da parte della de e del psi, infine l'accordo passò e si concluse a distanza di anni in un mezzo fallimento per la Rizzoli. Ora tutto ritorna in discussione: perché Angelo Rizzoli ha prelevato 800 milioni dalle casse aziendali addebitandoli all'affare Sipra? Se li ha inta¬ scati per sé si tratta di distrazione di fondi, se li ha girati a qualcuno è ipotizzabile il reato di corruzione. Su questa strada sta indagando la magistratura, e anche su parecchi prelievi contabili effettuati negli anni scorsi dell'ordine di 30/50/80/100 e anche 150 milioni per volta intestati a sigle come «And. R.», oppure «A.R. Junior» che appaiono tra la documentazione fornita da Mondovl. Ieri, nel frattempo, si è riunito per la seconda volta il nuovo consiglio di amministrazione della Rizzoli, che ha deciso soltanto provvedimenti di carattere amministrativo. Uno di questi, tra l'altro, è stato quello di bloccare l'esborso di parecchie centinaia di milioni che dovevano anda 1 re ad Angelo Rizzoli e Bruno Tassan Din come rimborsi spese, emolumenti etc. Sul fronte giudiziario va segnalata infine la richiesta presentata al tribunale della libertà di Milano dal difensori di Alberto Rizzoli perché venga annullato l'ordine di arresto del proprio difeso, in quanto completamente estraneo al fatti contestatigli. Gianfranco Modolo

Persone citate: Alberto Rizzoli, Angelo Rizzoli, Bruno Tassan Din, Giancarlo Mondovl, Gianfranco Modolo, Tassan Din

Luoghi citati: Milano