Il primo sprint è italiano: Torelli

primo sprint è italiano: Torelli TROFEO LAIGUEGLIA La stagione ciclistica su strada si è aperta col successo di un veloce ex gregario di Moser primo sprint è italiano: Torelli Il ventinovenne di . Parma ha battuto il tedesco Braun, grazie anche ad una scorrettezza di Planckaert. Nove al traguardo, un minuto davanti al gruppo, comprendente Saronni, tranquillamente 49°. Domani il campione del mondo, con Hinault e Contini, nella Nizza-Alassio DAL NO8TR0 INVIATO SPECIALE LAIGUEGLIA — Un belga ha chiuso un tedesco e cosi la volata a nove del trofeo Lalgueglla, apertura abbastanza ufficiale della stagione ciclistica su strada, è stata vinta da un italiano, Claudio Torelli. Trattasi di un parmense ventinovenne di taglia forte, azzurro l'anno scorso a Goodwood nel giorno mondiale di Saronni. Torelli era gregario di Moser, ha cambiato per fare 11 gregario di Baronchelll nella Sammontana, ma anche per cercarsi fino in fondo, alla fine di una carriera dignitosa di passista veloce (prima di ieri, 12 vittorie, anche in cronofrazioni, però mai il grande acuto). Torelli ha fatto la sua volata sulla destra dello stretto rettilineo d'arrivo che dalla via Aurelia sbatte i corridori verso 11 centro vecchio di Laigueglla. Sulla sinistra Braun rimontava, all'esterno, Plan- kaert, che lo vedeva avanzare e lo chiudeva, Dedicatosi troppo a Braun, che pure lo superava, Planckaert era vittima prima del guizzo di Torelli (alla fine però di una volata in progressione: e il colpo di reni è stato una specie di chicca In più), poi della giuria che gli toglieva 11 terzo posto,' sbattendolo alla fine del gruppetto di nove presentatosi con un minuto sul grosso. In quel nove appena tre ita» Mani, cioè Torelli, Paganessl, Visentlni. Poi 1 belgi, un tedesco, due olandesi (e di Koppert si riparlerà). Staccato nel finale un altro belga, Verlinden. Gli stranieri sentono di più gli stimoli di un sole a loro abbastanza estraneo, ma da loro molto gradito. Braun avrebbe pure vinto senza la scorrettezza di Planckaert. Ma Torelli non ha nessuna colpa, e infatti Braun, 11 tcdescone con la faccia un po' frankenstelniana, mica ce l'aveva con lui. Torelli semplicemente ha fatto 11 massimo che poteva fare e poi ha avuto un certo aluto da eventi a lui estranei. Cose che accadono, ora prò ora contro gli italiani. Torelli ha detto: «/o in pratica ho fatto il mio sprint e non posso che ringraziare il destino, però avevo pensato per conto mio a trovarmi nella situazione adatta per ricevere eventuali reaalU. Al quarto posto della volata, dopo l'italiano e i due litiganti, è arrivato un belga neo-gregario di Saronni, Vigouroux. Saronni era rimasto Indietro, con 1 più. Saronni, quarantanovesimo, non ha deluso e non ha entusiasmato, non ha fatto niente di speciale e non doveva fare alcunché di speciale. Ha corso nel cuore — si fa per dire — del gruppone, non aveva molta squadra perché 1 piani della Del Tongo prevedono la forma collettiva e individuale più avanti. E ad un certo punto Saronni ha lasciato la leadership anche morale della corsa, ha fatto capire un po' a tutti, giornalisti compresi, che non era U caso di stare intorno a lui: mUno dei miei era avanti, la giornata era guadagnata, non penso di dover fare anche le volale per l'undicesimo posto*. La corsa di Lalgueglla è stata comunque una corsa vera, 4 ore ad una buona media (1 40), alcune buone cose volute dagli uomini più che dal percorso. Le due scalate al Testico, quota 470, sprazzi di neve al bordi della strada, tanto freddo, non hanno segnato la corsa. La decisione è venuta soltanto dalla seconda discesa, a circa 25 km dal traguardo, per Iniziativa di Planckaert, Vanderpoel, Koppert, Verllnden, Paganessl, Vigouroux e poi di Visentlni, Braun, Wampers, Torelli. Di tutta questa brava gente, quello più in vista prima era stato Visentlni, per tentativi spiccioli, seguito da Wampers, Bertacco, Paganessl, Marino, Lejarreta, Beccla, Petito, Alivertl. Non male, comunque, per l'avvio. Domani, da Nizza ad Alassio, sempre con Saronni, ci saranno anche Hinault (un po' di Hinault, almeno) e Contini. Ma è giunto ricordare, prima di chi deve ancora correre, chi ha corso ed è caduto: Giorgio Alardl, squadra Inoxpran, un volo a 100 metri dall'arrivo di Lalgueglla, botta alla spalla, pelle sull'asfalto, il primo sangue 1983. Gian Paolo Ormezzano Ordine di arrivo: 1. Torelli, km 160 In 4 ore alla media di 40, 2. Braun (Ger.), 3. Vigouroux (Bel.), 4. Vanderpoel (Ol.), 5, Paganessl, 6. Koppert (Ol.), 7. Visentlni, 0. Wampers (Bel.), 9. Planckaert (Bel.) 10. Verllnden (Bel.) a 25", 11. Criquellon (Bel.), a 1' (seguono altri 79 corridori, fra l quali 49° Saronni). Laigucglia. Claudio Torelli, a sinistra, la spunta in volata su Gregor Braun, in un curioso duello fra ex gregari di Moser, entrambi passisti veloci di vaglia. Al centro Eddy Planckaert, lo sprinter belga poi retrocesso al nono posto per aver danneggiato Braun, favorendo indirettamente Torelli

Luoghi citati: Alassio, Laigueglia, Nizza, Parma, Testico