Il Valentino tornerà a essere il parco romantico di Torino

Il Valentino tornerà a essere il parco romantico di Torino Ruspe e giardinieri entrano nei suoi confini per ricostruirlo Il Valentino tornerà a essere il parco romantico di Torino Saranno ridisegnati colline e viali, rifatti i manti erbosi • Un'area tranquilla a completa disposizione del pubblico - L'uso sarà affidato all'educazione di tutti Arrivano le ruspe al Valentino: .Ma i torinesi non si spaventino, gii alberi non si toccano: serviranno a riportare il parco al suo antico lustro*. L'ha annunciato, ieri, l'assessore municipale all'Ambiente, Pino Chiezzi, affiancato dal responsabili del settore Giardini-alberate e dalla sovrintendente ai Beni ambientali, dottoressa Palmas. I lavori s'iniziano subito: entro la fine di questa o nei primi giorni della prossima settimana; si concluderanno per l'inaugurazione di •Fiori in piazza*. che dal 18 al 26 giugno, dopo l'edizione '82 al Parco Ruffini, quest'anno si trasferirà sulle sponde del Po, fra Torino-Esposizioni e corso Vittorio Emanuele. Il .cantiere del Valentino* si estenderà su 60 mila metri quadrati (il parco complessivamente, con i castelli, le palazzine e i vari fabbricati, ne misura 400 mila) e comprenderà quasi tutta la superficie del verde pubblico. • Verranno rifatti — spiega Chiezzi — i manti erbosi, saranno ridisegnate le collinette, i dossi, gli avvallamenti, cancellati dai lavori del collettore del Po, che per anni hanno sconvolto la fisionomia del parco*. In altre parole rivedremo quel Valentino delle antiche stampe, ristudiato con la prefigurazione che gli diedero gli architetti Barillet-Dechamps e Aumont verso la metà del secolo scorso, quando nel 1850 il parco (simbolo della città) fu aperto al pubblico. • Pian piano — precisa l'assessore — stiamo sistemando tutte le aree verdi importanti: l'altr'anno siamo intervenuti su Parco Ruffini, quest'anno tocca al Valentino, uno spazio verde di rilievo, anche per i ricordi che evoca nei torinesi*. Un concetto ripreso dalla dott. Palmas che definisce il Valentino come la .memoria storica della città*. E aggiunge: *Da quando ho avuto que¬ sto incarico, mi sono posta l'impegno di dare al vecchio parco quell'importanza che deve avere: ora siamo al dunque, il Valentino (antiche mappe alla mano) ritornerà quel giordino che era I tre mesi di lavoro non dovranno risultare inutili: «Non potranno durare per lo spazio di una settimana — affermano 1 tecnici della "Giardini alberate" —. Ci t'orrd un mag¬ gior controllo per impedire che improvvisati giocatori di pallone, proprietari di cani o ginnasti amanti del footing, continuino a calpestare, sporcare e in definitiva a distruggere ciò che con tanta fatica tenteremo di costruire*. Il Valentino ritornerà ad essere méta di passeggiate, con il divieto assoluto di giocare a stormi sul prati. La spesa dell'operazione (sarà fornita a consuntivo) non dovrebbe essere molto alta, poiché tutta la manodopera sarà fornita dal servizi municipali. .Costerà solo — precisa Chiezzi — l'affitto dei macchinari*. Dal 18 al 26 giugno — a lavori conclusi — il parco sarà Invaso da «Fiori in piazza*Da una coreografia splendida — afferma l'assessore — che per l'edizione '83 si arricchirà di alcune novità*. Due o tre concorsi: un «Premio Città di Torino, per 11 miglior giardino «monocolore». VI potranno partecipare floricoltori nazionali. Ognuno avrà a disposizione cento metri quadrati che potranno essere addobbati con fiori anche diversi, ma tutti dello stesso colore. Un secondo concorso vedrà in lizza le «bancarelle fiorite.. Un terzo è ancora allo studio: potrebbe coinvolgere 1 «torinesi amanti dei fiori», ma si teme che all'appello rispondano In troppi. Osserva Chiezzi: ■Se fossero cento o 200 andrebbe tutto bene, ma se si presenteranno in diecimila?*. Giuseppe Sanglorglo • Pian piano — precisa l'assto incarico mi sono posta didrdo

Persone citate: Aumont, Chiezzi, Giuseppe Sanglorglo, Palmas, Pino Chiezzi, Ruffini

Luoghi citati: Torino