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Rottura sfiorata sul gas algerino Ogni soluzione è ancora aperta Rottura sfiorata sul gas algerino ALGERI — «C'è stato un imprevisto mutamento di fronte rispetto a ieri sera: stiamo ancora lavorando alla stesura del testi, ma le difficoltà possono nascere anche sul particolari, sulle parole, sulle virgole». Così il ministro del Commercio estero Capria ha commentato in una pausa dell'incontro con il ministro algerino Nabi le difficoltà insorte ieri per la definizione del contratto di Importazione del gas. Mentre lunedi infatti, come ha detto lo stesso Capria, le trattative stavano marciando per il verso giusto, ed erano stati compiuti passi avanti sui più importanti problemi in discussione (flessibilità delle quantità di gas da ritirare nei primi tre anni e nel periodo successivo del contratto e sua revisione dopo il triennio), ieri sono state avanzate da parte algerina nuove proposte: è stato chiesto tra l'altro — a quanto si è appreso dai collaboratori del ministro Capria — che le eventuali quantità di gas non ritirate dalla Snam (in base alla concordata flessibilità delle forniture) vengano trasportate attraverso 11 gasdotto transmediterraneo per essere destinate ad altri Paesi europei. Questa richiesta imprevista ha aperto tutta una serie di nuovi problemi economici (costo del trasporto) e tecnici, le cui possibili soluzioni possono ripercuotersi sull'intera struttura dell'accordo. La riunione di ieri ha avuto momenti di forte tensione, tanto che si è sfiorata anche, a metà pomeriggio, una clamorosa rottura delle trattative. Ci sono stati incontri a quattr'occhi tra i due ministri, consultazioni separate delle due delegazioni, riunioni allargate. La trattativa proseguiva ieri sera in una atmosfera aperta a tutte le soluzioni. 11 ministro Nabi, intanto, ha rinviato nuovamente la partenza, prevista per Ieri pomeriggio, per Ginevra, dove si recherà per organizzare la conferenza straordinaria dell'Opre. Algeri. I ministri Belkacem Nabi e Nicola Capria in una fase delle lunghe trattative sul gas