Via libera al «nucleare»

Via libera al «nucleare» IL CIPE HA SBLOCCATO LE CENTRALI, LE PRIME LOCALITÀ' SCELTE ENTRO L'84 Via libera al «nucleare» Nel giro di 18-22 mesi dovranno essere definiti i «siti» in tre regioni: Piemonte, Lombardia e Puglia ■ L'entrata in funzione prevista per il '90 - Saranno completati anche i 2 reattori «Pec» e «Cirene» - Dove sorgeranno le centrali a carbone ROMA — Trino Vercellese e Saluggia in Piemonte. Viadana e San Benedetto Po in Lombardia, Carovigno e Ave-, trana-Manduria in Puglia sono le località tra le quali, entro la fine del 1984. sarenno scelti 1 siti di tre nuove centrali nucleari da duemila megawatt l'una: lo ha deciso ieri sera il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) riunitosi al ministero del Bilancio sotto la presidenza del ministro Bodrato. Da oggi scatta infatti il periodo di 18-22 mesi entro i quali l'Enel e l'Enea compiranno tutte le indagini tecniche necessarie alla scelta di una delle due località stabilite in ciascuna regione. Compiuta la scelta definitiva, potrà iniziare la costruzione delle centrali nucleari la cui entrata in esercizio dovrebbe avvenire intorno al 1990. Secondo quanto ha annunciato il ministro dell'Industria Pandolfi. nel corso di questi 18 mesi saranno fornite le più ampie spiegazioni a tutte le autorità locali e alle popolazioni delle zone interessate alle nuove centrali. L-e tre delibere del Cipe — ha spiegato il ministro Pandolfi — sono state approvate all'unanimità dal Comitato interministeriale alla presenza dei presidenti delle Regioni Piemonte e Lombardia, Enrietti e Guzzetti. e dell'assessore al Bilancio della Regione Puglia, Pitto. Ogni delibera — come prevede la legge — individua due località in ciascuna regione tra le quali dovrà essere scelto il sito definitivo della centrale nucleare: per il Piemonte, si tratta delle zone denominate .Po 1» (Trino Vercellese) e .Po 2. (sulla sponda destra del Po. alla confluenza con il fiume Tanaro). entrambe in provincia di Alessandria: per la Lombardia, le due località scelte sono in provincia di Mantova; per la Puglia, infine, le due località scelte dal Cipe sono la costiera salentina ionica da Torre Lapillo a Librari e la costiera salentina adriatica da Punta Penna Grossa a Torre Santa Sabina. In ciascuna delle località che saranno scelte al termine delle indagini tecniche sorgerà una nuova centrale nucleare composta da due unità da mille megawatt ciascuna, costruite per la prima volta con 11 sistema unificato Italiano .Pwr» ad acqua pressurizzata. Con altre due dellbere il Comitato interministeriale ha autorizzato anche 11 completamento dei lavori per la costruzione dei due reattori sperimentali .Pec e «Cirene.. Per quanto riguarda in particolare il .Pec» 11 Comitato ha stabilito che l'impianto dovrà essere completato entro il novembre 1987 ad un costo in lire attuali di 911 miliar¬ di, «compresi tutti gli importi contrattuali, gli effetti inflittivi stimati e gli oneri fiscali.; per il Cirene invece, la delibera autorizza il completamento del progetto entro l'aprile 1985 ad un costo. In lire attuali, di 294 miliardi. n «Pec» è un reattore di prova per elementi combustibill da adoperare nei reattori veloci ed è in costruzione sul lago di Brasimone, nell'Appennino pistoiese. Oli esperimenti sono condotti in stretta connessione con i francesi che stanno costruendo a Creys Malville una centrale nucleare da mille 250 megawatt, prototipo dei reat¬ tori veloci al plutonio al quale partecipa anche l'Enel con 11 30 per cento. Il «Cirene, è invece un reattore della potenza di 40 megawatt in costruzione a Latina, nel pressi della vecchia centrale nucleare ancora In esercizio. Anche questo progetto ha accumulato notevoli ritardi. Lo stesso Comitato che aveva sospeso l'esecuzione dei lavori nell'estate del 1982 per dar modo ad una apposita commissione tecnica di fare il punto della situazione segue la realizzazione delle condizioni poste dal ministro dell'Industria Pandolfi per il completamento dei progetti. Il Cipe ha invece rinviato l'esame del criteri per l'assegnazione all'Irl del 450 miliardi di lire stanziati da una legge del 1981 per gli oneri impropri a carico dell'istituto nel triennio 1981-83. Con la «localizzazione, delle nuove centrali nucleari da parte del Cipe, la politica energetica nazionale passa dalla programmazione all'azione: questo 11 giudizio del presidente e amministratore delegato della Flnmeccanica, Franco Vlezzoll, secondo 11 quale «si tratta di uno dei maggiori fatti di governo degli ultimi anni, reso possibile da un anno di importanti e coraggiose scelte compiute dal nostro Parlamento.. Per quanto riguarda l'industria Italiana, le decisioni del Cipe •rimettono in moto—secondo Viezzoli — un grandissimo programma dt investimenti che avrà effetti tonificanti e concrete ricadute occupazionali su molti settori operativi r. a.