Indagini riaperte sul caso Rothschild I testimoni: delitto, non morte bianca

Indagini riaperte sul caso Rothschild I testimoni: delitto, non morte bianca L'ex baronessa scomparsa in montagna nel novembre '80 con la segretaria Indagini riaperte sul caso Rothschild I testimoni: delitto, non morte bianca ROMA — La spinta decisiva per le nuove indagini, dicono adesso i carabinieri, è giunta l'altro pomeriggio dalla testimonianza di uno scozzese, giornalista al Glasgow Herald. E all'appasssionante «giallo» della morte di Jeannette May, ex baronessa Rothschild, e della sua segretaria, Gabriella Guerin, sta per aggiungersi un altro capitolo: forse, come in tutti i thrilling, il più ricco di tensione e colpi di scena. Il giudice istruttore di Camerino, si è detto l'altro ieri, ha improvvisamente riaperto l'Inchiesta su quella che molti consideravano ormai una duplice «morte bianca». In realtà il magistrato. Alessandro Jacoboni, si è limitato a non archiviare il fascicolo, come pure la Procura sembrava propensa a fare. Anzi: l'altra mattina il giudice è giunto a Roma, si è fermato per tutto il giorno in una caserma dei carabinieri ed ha interrogato una serie di testimoni che — dicono — hanno riferito particolari di estremo interesse. «La chiave — è tutto quanto si riesce a sapere — sta tutta in quelle due, tre ore die Jeannette e la sua segretaria trascorsero a Sarnano prima di scomparire definitivamente Tre ore per le quali, finora, era emersa una sola traccia, poi rapidamente sfumata: quella che indicava, un ■•signore abbronzato, molto distinto, vestito di chiaro-, come l'ultima persona con la quale l'ex moglie del banchiere Rothschild e la sua amica si erano incontrate, nel piazzale di un albergo poco fuori Sarnano. il centro di montagna in provincia di Macerata dove le sue donne si erano recate da qualche giorno. Quelle due, tre ore fino a pochi giorni fa erano state radiografate, ripercorse, analizzate senza risultato alcuno. Jeannette e Gabriella Guerin erano uscite dal loro albergo di Sarnano nella tarda mattinata del 29 novembre di tre anni fa. Alle 14,30 avevano appuntamento con Vittorio Porflri, un contadino che aveva ceduto alla nobildonna inglese un casolare che avrebbe dovuto essere riattato. Jeannette May era una persona che per la puntalità aveva un rispetto quasi maniacale: eppure a quell'appuntamento (che era stato poi lo scopo del suo viaggio in Italia) la donna non si presentò. Il gestore dell'albergo «Sibila», fuori paese, sulla strada che si inerpica verso Sasso Tetto, vide proprio all'ora del mancato appuntamento le due donne incontrarsi con un misterioso signore vestito di chiaro. Più tardi, altri le videro rientrare in paese, fermarsi dinanzi ad un negozio di ce¬ ramiche, ripassare pochi momenti in albergo e poi allontanarsi di nuovo. Dov'erano finite? La risposta arrivò solo quattordici mesi dopo: tre cacciatori, alla ricerca di cinghiali, notarono i resti di un giubbetto sotto i rovi. Accanto, c'erano anche quelli delle due donne. Sorprese — si disse subito — da una tormenta di neve, Jeannette May e la sua segretaria avevano abbandonato la loro auto, una piccola Peugeot, si erano avventurate per la campagna cercando una casa, si erano rifugiate in una baracca abbandonata dove, accendendo un po' di fuoco con quel che c'era, avevano trascorso la notte. Poi, la mattina dopo dovevano essere uscite di nuovo per trovare aiuto: con la neve alta quasi due metri erano morte per la fatica e il freddo dopo aver vagato, senza orientamento, per quasi sei chilometri. Adesso, le decisioni del giudice istruttore di Camerino ribaltano ancora una volta questa ricostruzione. In quella baracca, che nella zona di Sarnano viene chiamata «casa Galloppa-, Jeannette e Gabriella Guerin trascorsero si alcune ore, ma non da sole. Per 11 momento, niente di più: ma sembra che nella nuova ricostruzione che si sta delineando, cominci ad assumere nuovo rilievo quel misterioso collegamento (dovuto a tre telegrammi anonimi) tra la morte di Jeannette e dela sua segretaria e il clamoroso furto di gioielli compiuto la notte del 30 novembre '80 nella sede romana di -Christie's-. g.z.

Luoghi citati: Italia, Macerata, Roma, Sarnano