Reagan all'offensiva sui missili e sulla pace nel Medio Oriente
Reagan all'offensiva sui missili! e sulla pace nel Medio Oriente A due settimane dal voto tedesco, contro la campagna propagandistica russa Reagan all'offensiva sui missili! e sulla pace nel Medio Oriente Implicito invito a Andropov per un compromesso (ma duro giudizio sull'«imperìalismo sovietico» nel mondo) Ai Paesi arabi: riconoscete Israele, mandate una delegazione giordano-palestinese alle trattative di Camp David DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — A due settimane dalle elezioni tedesche. Reagan ha rilanciato 1 negoziati di Ginevra sulla riduzione delle armi di teatro con un implicito invito ad Andropov a preparare un compromesso di cui ha delineato i possibili principi ispiratori. Il presidente ha anche rilanciato il piano di ■ pace americano in Medio Oriente con l'offerta di garantire la sicurezza dei confinì settentrionali di Israele dopo il ritiro delle sue truppe dal Libano, e con un appello ai Paesi arabi a riconoscere lo Stato israeliano e ad appoggiare l'invio di una delegazione giordano-palestinese alle trattative di Camp David. Il capo di Stato Usa ha lanciato la duplice proposta in un discorso programmatico di politica estera a Washigton. alla American Legion, l'associazione dei reduci di guerra, tra applausi scroscianti. L'importante intervento fa parte del blitz propagandistico reaganiano in reazione alla campagna di disinformazione scatenata da Andropov in Europa. Esso rappresenta un ulteriore tentativo, dopo la missione del vicepresidente Bush presso gli alleati e quella del segretario di Stato Shultz in Giappone e in Cina, di riassumere l'iniziativa sottratta agli Stati Uniti dall'Urss. Senza dubbio, uno dei suoi obiettivi è la mobilitazione del voto moderato in Germania il 6 marzo prossimo, e un altro è l'allentamento della tensione in Medio Oriente. Reagan si rende conto che alle urne tedesche si giocherà non solo il destino del governo Kohl ma anche quello degli euromissili, e che la crisi petrolifera alla rovescia di questi giorni potrebbe scatenare una nuova guerra mediorientale. Ma la sua duplice proposta contiene elementi cruciali, che impongono una risposta sia a Andropov, sia agli arabi e agli israeliani. Parlando dei negoziati di Ginevra sulla riduzione delle armi di teatro, il presidente ha ribadito la sua disponibilità a incontrarsi dovunque e in qualsiasi momento con Andropov per firmare un trattato che bandisca i missili terre¬ stri a medio raggio 'dalla faccia della terra-. Ha altresì rivendicato la «superiorità morale' dell'opzione zero su altri eventuali accordi. Ma ha aggiunto che essa non è semplicemente .da prendere o lasciare-. «Ho ordinato al nostro negoziatore Nitee di esaminare ogni alternativa costruttiva', ha detto, senza peraltro pronunciarsi per un accordo intermedio. E ha Indicato che cosa intende: l'alternativa dovrebbe stabilire 'diritti e limiti identici' per gli Stati Uniti e l'Urss in quel settore del riarmo; dovrebbe escludere il mero trasferimento degli SS-20 sovietici dall'Europa all'Asia, come accennato da Andropov; dovrebbe esulare da discussioni sui deterrent francese e inglese 'die sono entità separate' ; e dovrebbe essere verificabile totalmente e incondizionatamente. Riferendosi al plano di pace in Medio Oriente, Reagan ha insistito che esso deve basarsi sullo sgombero di tutte le truppe straniere dal Libano e sul riconoscimento •dei legittimi diritti del palestinesi'. .Rinnovo il mio appello in questo senso a tutte le parti interessate», ha esclamato emotivamente. -Sono pronto a impegnarmi alla garanzia della sicurezza dei confini settentrionali di Israele in tale quadro* ha proseguito. Il consigliere della Casa Bianca Speakes ha precisato più tardi che cosa contempla il capo di Stato Usa: consultazioni con gli alleati per una forza multinazionale di pace «slmile a quella del Sinai e di Beirut.. Reagan è apparso altrettanto vigoroso ncll'lnslstere perché i Paesi arabi e Israele si riconoscano reciprocamente. Un accordo è possibile solo con trattative dirette, ha affermato. Re Hussein deve essere posto In condizione di partecipare a Camp David con una delegazione giordano-palestinese. Come al solito, il presidente ha articolato 11 suo Intervento sui binari dell'esaltazione degli Stati Uniti e della denuncia dell'Urss, intercalandovi citazioni ed esempi pratici. Slamo di fronte a una potenza Imperialista, ha detto riferendosi al sovietici, e per contenerla abbiamo dovuto risanare l'economia, con gravi sacrifici del cittadino medio, e varare un massiccio programma di riarmo. Le fondamenta della nostra politica estera, ha aggiunto, poggiano sulla Nato, mene non è solo un'alleanza militare, ma una associazione volontaria di popoli liberi». La denuncia dell'Urss è stata particolarmente dura per quanto concerne mìa brutale invasione dell'Afghanistan e la repressione in Polonia* e l'esportazione del marxismo nel Centro-America. . C.C.
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